Il 16 febbraio 2017, al termine dell’incontro tra Anaepa Confartigianato Sardegna, Casartigani Sardegna, Filca-Cisl e Fillea-Cgil è stato stipulato il Contratto Collettivo Regionale di Lavoro (CCRL) per i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese industriali del settore dell’edilizia e affini in Sardegna. Dopo decenni di attesa, il contratto dota le imprese edili artigiane sarde di un quadro normativo di riferimento costruito sulle loro specifiche e reali esigenze in termini di costi e prestazioni erogate al lavoratore e al titolare, ponendosi nel mercato regionale quale unico contratto collettivo di secondo livello dell’edilizia artigiana. L’intesa decorre dal 1° febbraio 2017 e avrà validità sino al 31 dicembre 2019.
Premessa
Nella premessa dell’accordo le parti sottolineano il contesto di crisi economica che ha colpito fortemente il settore edilizio in Sardegna, provocando un sensibile impatto sui posti di lavoro, con loro conseguente diminuzione, nonché una perdita di professionisti qualificati. Fattori, questi, che indubbiamente hanno inciso sulla produttività dello stesso settore. È proprio per far fronte a tale situazione che le Associazioni Artigiane e le Organizzazioni Sindacali concordano sulla opportunità di dotare le imprese artigiane e della piccola e media industria, fulcro dell’edilizia sarda, di un rinnovato governo sindacale. Ciò tuttavia non basta, poiché è fondamentale al riguardo privilegiare la contrattazione collettiva a livello regionale, in un’ottica di maggior vicinanza alle esigenze e alle problematiche reali delle imprese operanti in Sardegna. In questo senso, si coglie dunque l’importanza della sottoscrizione del CCRL, assoluta novità per la regione Sardegna.
Relazioni industriali
Le parti confermano il sistema di relazioni industriali già in essere, al fine di mantenere un dialogo ed un confronto teso a fronteggiare le diverse esigenze e problematiche derivanti dalle dinamiche del settore dell’edilizia. Le Parti sono infatti concordi sulla necessità di un efficacie sistema di informazioni reciproche tra le stesse, anche in un’ottica di pianificazione di interventi di supporto in ambito di sviluppo produttivo e occupazionale.
E’ proprio a tal proposito che si dispone l’istituzione di una commissione, definita tecnica e politica, demandata al miglioramento della bilateralità edile in Sardegna.
Osservatorio di settore
L’intesa istituisce un tavolo regionale permanente che permetta il confronto tra le varie Organizzazioni regionali dell’edilizia artigiana. L’obiettivo è far sì che le Organizzazioni possano trasmettere a livello nazionale le istanze, le esigenze e le problematiche del settore a livello regionale. È in funzione di ciò che viene prevista l’istituzione di un Osservatorio di settore, che dovrà essere reso operativo entro 90 giorni dalla stipulazione del CCRL. All’Osservatorio viene conferito ambito d’azione a livello regionale, con il compito di individuare nuovi strumenti di welfare a favore di imprenditori e lavoratori di piccole e medie imprese edili site in Sardegna.
Indennità di trasporto e di mensa
Con decorrenza dal 1 febbraio 2017, viene disposta un’indennità in favore dei lavoratori che si recano presso il cantiere o il punto di raccolta con mezzi propri, nel caso in cui l’impresa non metta disposizione un servizio di trasporto del personale. Dalla stessa data si prevede inoltre un’indennità sostitutiva di mensa, dovuta qualora l’orario di lavoro si prolunghi oltre la pausa pranzo.
Elemento Variabile della Retribuzione (E.V.R)
Merita sottolineare la previsione dell’Elemento Variabile di Retribuzione, il c.d. E.V.R., in attuazione di quanto già previsto all’art. 15 dell’accordo per il rinnovo del CCNL del 24 gennaio 2014. La corresponsione di detto elemento variabile è legata all’andamento ed ai risultati conseguiti dal settore edile artigiano nel territorio della regione Sardegna, e non potrà superare il 6% dei minimi di retribuzione in vigore alla data del 1 luglio 2014. Nello stesso CCRL vengono poi specificamente indicati i cinque parametri a cui rifarsi per la valutazione, da compiersi annualmente. Come disposto dall’art. 42 del suddetto CCNL, i primi tre hanno valenza per tutto il territorio nazionale, e sono: 1) il numero di lavoratori che risultano iscritti alla Cassa Edile di riferimento (nella fattispecie CAES ed Edilcassa Sardegna); 2) il monte salari denunciato alla stessa Cassa Edile di riferimento; 3) ore lavorative dichiarate alla stessa Cassa. Gli ultimi due parametri sono scelti, a livello territoriale, dall’elenco messo a disposizione nell’art. 42 del CCNL, e per quanto riguarda questo accordo sono i seguenti: 4) somma dei DURC rilasciati da CAES ed Edilcassa; 5) PIL del settore costruzioni nella regione Sardegna, aggiornato agli indici ISTAT. Si prevede inoltre una clausola di salvaguardia aziendale, qualora un’impresa non presenti andamento positivo: in tal caso infatti, gli importi corrisposti a titolo di E.V.R possono essere diminuiti, di modo che questi, concepiti quali incentivi ad una maggiore produttività del lavoro, non costituiscano un eccessivo onere per l’azienda che versa in una situazione economica negativa.
ITSEA, Indennità Territoriale di Settore dell’Edilizia Artigiana
Importantissima novità introdotta dal CCRL è l’istituzione della c.d. ITSE, ossia l’Indennità Territoriale di Settore dell’Edilizia Artigiana. Per comprendere appieno la ratio di questo strumento, si deve considerare come l’istituto dell’I.T.S. (Indennità Territoriale di Settore), regolato dall’art. 15 del CCNL 15.11.91 dell’edilizia artigiana, non può essere negoziato dalle Parti, in quanto sottratto dallo stesso CCNL alla loro autonomia. In ragione di ciò, viene allora disposta la creazione di un istituto avente medesima finalità e ambito applicativo delle I.T.S., l’ITSEA per l’appunto, erogata in favore degli operai in forza presso l’impresa, secondo gli specifici valori e termini stabiliti dall’art. 8 del CCRL. Merita tuttavia ricordare, come ribadito dalle stesse Parti nell’accordo, come tale istituto presenti natura sperimentale, e rimarrà efficace esclusivamente nel periodo di vigenza del CCRL. Saranno le stesse Parti, in sede di rinnovo del contratto, a decidere per la conferma o la soppressione dell’ITSEA.
Una tantum
Per quanto riguarda i lavoratori in forza dal 30 maggio 2016, e ancora presenti alla data di sottoscrizione del CCRL, viene disposta l’erogazione di un importo forfettario una tantum di 100 Euro, con specifiche determinazioni circa apprendisti e contratti part – time. Il fine è quello di coprire il periodo di vacanza contrattuale dal contratto integrativo regionale.
Apprendistato
Molto importante è la posizione presa dalle Parti sull’apprendistato, figura centrale in ottica di incremento qualitativo e quantitativo dell’occupazione giovanile, e concepito quale strumento per far fronte alle problematiche che negli ultimi tempi hanno interessato il settore edilizio in Sardegna. In tal senso, l’impegno è quello di agevolare l’inserimento di giovani apprendisti, nonché di miglioramento qualitativo delle risorse umane del settore.
Disposizioni finali
Si dispone infine che, per quanto riguarda i punti e le tematiche non previsti dal CCRL, si deve tenere conto di quanto già disciplinato dal CCNL per i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese industriali dell’edilizia e affini del 23 luglio 2008. La Parti, infine, dichiarano di aver redatto il CCRL secondo i vigenti accordi interconfederali di settore e che pertanto le disposizioni dello stesso sono inscindibili rispetto a quelle del CCNL succitato.
Andrea Benatti
ADAPT Junior fellow