«La Provincia di Bari in testa, ma non basta. I numeri di Garanzia giovani sono insoddisfacenti».
Dal quinto report di monitoraggio sulla Garanzia Giovani, aggiornato al 21 settembre 2014, risulta che in Puglia nei 252 Centri per l’impiego sono stati allestiti solo 40 Youth Centre, la maggior parte dei quali sono concentrati nella Provincia di Bari. Solo il 23% dei giovani pugliesi, che hanno aderito all’iniziativa, sono stati contattati per il primo colloquio di orientamento e solo il 10% lo ha svolto effettivamente nella data indicata.
In occasione della 78^ Fiera del Levante all’interno di uno dei tre padiglioni istituzionali della Regione Puglia, si è sviluppata la “Comunità del cambiamento”, un ampio spazio dedicato alle eccellenze pugliesi. Innovazione, formazione, inclusione, sono gli argomenti che hanno caratterizzato i nove giorni della Fiera, attraverso appuntamenti, meeting e convegni, workshop e focus tematici. Il 18 Settembre si è tenuto un Workshop sulla situazione del programma Garanzia Giovani in Puglia, moderato da Angelo Silvestri – Responsabile Marketing Italia Lavoro Puglia.
I numeri di Garanzia Giovani in Puglia non sono confortanti. Ogni partecipante al Programma Garanzia Giovani ha la possibilità di indicare più Regioni su cui poter ricevere uno degli interventi previsti nel Piano. In base all’ultimo report Isfol su 9142 adesioni in Puglia l’86% delle richieste provengono da giovani pugliesi che hanno scelto un servizio nella propria Regione; risulta invece notevolmente inferiore la quota di adesioni esterne in rapporto alle adesioni totali, attestandosi solo al 13%.
Il trend costante dei giovani Neet pugliesi nella scelta della propria regione risulta confermato anche dal successivo comunicato stampa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 26 Settembre 2014.
Garanzia Giovani rispecchia dunque gli obiettivi di innovazione, formazione, inclusione che la Puglia insieme alla Commissione Europea si aspetta? Nella ripartizione delle risorse la Regione Puglia dispone di un fondo di circa 120 milioni di euro, suddiviso a sostegno delle singole azioni del Piano, per la realizzazione delle politiche attive di orientamento, di istruzione, formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani Neet.
Nel dettaglio, le risorse finanziarie destinate alle misure attivate dalla Puglia sono state così ripartite: per l’accoglienza, presa in carico e orientamento, sono stati stanziati 11.000.000,00 euro; per la formazione 18.000.000,00 euro; per l’accompagnamento al lavoro 14.000.000,00 euro; per apprendistato 5.000.000,00 euro; per il tirocinio extra curriculare, anche in mobilità geografica 25.000.000,00 euro; per il servizio civile nazionale 7.000.000,00 euro; per il servizio civile regionale 5.000.000,00 euro; per le attività di sostegno all’auto-impiego e all’auto-imprenditorialità 3.000.000,00 euro; per la mobilità professionale transazionale e territoriale 4.000.000,00 euro e infine 28.454.459,00 euro per il bonus occupazionale.
Dall’analisi degli ultimi dati resi noti in Puglia e dall’andamento generale del programma Garanzia Giovani, alla luce delle ingenti risorse economiche impiegate e dei primi risultati ottenuti, emerge quanto siano lontane le aspettative di partenza. Legittimi appaiono dunque i dubbi di quanti si interrogano sull’efficacia di questo intervento, considerando la grave situazione del lavoro giovanile in Italia, con dati che appaiono ancora più allarmanti in Puglia. In un Paese che, in questi giorni, reputa attualissima la questione dell’articolo 18 e non guarda, invece, ad uno snellimento burocratico nel mondo delle assunzioni e ad un diretto coinvolgimento delle aziende, tutto sembra possibile.
Marianna Lassandro
@MaryLass84
Alessandra Pastorelli
@lapastorelli,
Valentina Tortosa
Master Pitagora
ADAPT-LUM School of Management
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