La riforma delle pensioni targata Elsa Fornero «si può migliorare e aggiustare, ma non stravolgere».
A dirlo ieri Tiziano Treu, commissario straordinario dell’Inps, a margine della Giornata della trasparenza 2014. «Ne stiamo discutendo ha detto l’Inps presenterà delle proposte per una qualche forma di flessibilità. Credo che si deciderà dopo la legge di stabilità. Quest’anno è chiuso, ma per l’anno prossimo credo che questo dovrà essere uno dei temi centrali».
Secondo Treu, quello della flessibilità «è l’obiettivo, ma in che misura riusciamo a raggiungerlo dipenderà anche dai conti: la flessibilità massima costa tantissimo».
Sulle possibilità per quanto riguarda le risorse necessarie all’intervento, secondo Treu, «ci sono diverse opzioni» tra chi potrebbe pagare l’introduzione della flessibilità, ovvero la possibilità che si esca prima della data di vecchiaia, fissata ad oltre 66 anni (o con oltre 41 o 42 anni di contributi a seconda se si è donna o uomo). Ne stiamo parlando anche con il Ministro del lavoro Giuliano Poletti ha sottolineato Treu ma naturalmente sarà il Parlamento a decidere».
Treu si è anche espresso sulla possibilità di un referendum contro la riforma Fornero, su cui la Lega ha raccolto le firme per la consultazione: «Sta seguendo il suo iter, ma mi pare che gli ultimi referendum approvati risalgano a vent’anni fa…».
Treu ha risposto infine alle domande di un cronista della Gabbia sulla possibile rinuncia al compenso da commissario per dare un segnale al Paese: «Non ho problemi. Sono abbastanza ricco per rinunciare ai compenso».
Treu ha detto di essere disponibile a rinunciare al compenso se ci sarà una differenza tra la pensione e il tetto fissato per i compensi nella Pubblica Amministrazione. «Posso rinunciare al compenso ha insistito quando sarò presidente ve lo farò sapere. Darò un segnale al Paese».
Il compenso del commissario che ha preceduto Treu (Vittorio Conti) era di 103 mila euro. Al momento Treu cumula la pensione da professore con il vitalizio da parlamentare.