Trovare un’occupazione a chi non ce l’ha, ricollocare il disoccupato nel mondo del lavoro. Questa, in poche parole, la missione delle politiche attive: non si parla solo di centri per l’impiego, ma anche di incentivi all’occupazione, incontro tra domanda e offerta di lavoro, formazione dei soggetti disoccupati, orientamento in scuole e università. Questi meccanismi, in Italia, finora hanno funzionato poco. Basti pensare che dai nostri servizi per l’impiego passa appena il 3,1% delle assunzioni intermediate all’anno, contro il 10,5% della Germania e il 15,4% della virtuosa Finlandia. E c’è poco da stupirsi, se si considera che in questo settore l’Italia investe solo lo 0,03% del Pil, contro lo 0,21% del Regno Unito, lo 0,25% della Francia e lo 0,35 % della Germania.
Così il Jobs act, l’ultima riforma del lavoro, ha voluto…
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