Il super outlet che vuole aprire a Pasqua. L’ultimo scippo

Anche Santo Stefano e Pasqua. Perfino Pasqua. Trecentosessantun giorni di apertura non bastavano, alla proprietà ne servono 363 su 365 e quegli altri due non mancheranno di essere richiesti di qui a poco. La scelta del «più grande Outlet di Italia e d’Europa», quello di Serravalle Scrivia (Alessandria), di tenere aperto anche il giorno della Resurrezione ha provocato la reazione dei lavoratori, decisi a scendere in sciopero per la prima volta dall’inaugurazione, ma dovrebbe interessare tutti noi per ciò che rappresenta.

Il gruppo McArthurGlen, la proprietà americana del grande complesso con oltre 250 negozi di marchi della moda, spiega che l’apertura serve a intercettare il grande flusso turistico del periodo pasquale e sottolinea gli investimenti compiuti sul territorio che hanno portato a un significativo incremento dell’occupazione, fino a 2mila dipendenti. Dall’altra parte i lavoratori lamentano la persistente precarietà di molti rapporti, gli orari di impegno sempre più estesi mentre si contraggono le maggiorazioni per il lavoro festivo, con un numero ridotto di commessi per ogni negozio, costretti perciò a turnazioni gravose. Fino appunto all’impegno persino il giorno di Pasqua, con apertura – bontà della dirigenza – dalle 12 anziché dalle 10 come al solito e chiusura alle 20.

I sindacati – e in particolare la Cgil – hanno compreso da tempo, però, che in gioco non c’è tanto e solo una questione contrattuale su orari e retribuzioni, che si possono sempre negoziare, ma qualcosa di assai più prezioso: i diritti di ciascun lavoratore e di tutti…

 

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