La ricerca Adapt “‘Caccia al tesoro: l’accesso (impossibile) ai curricula di studenti e laureati'” ha messo in luce la difficoltà delle imprese a reperire i dati dei laureati nella maggior parte degli atenei italiani. Il più elementare strumento di placement viene disatteso dal 65% delle università, che non consentono l’accesso diretto e gratuito online ai curricula e ai dati anagrafici dei loro studenti e laureati, nonostante sia un obbligo di legge.
Il commento del giuslavorista Michele Tiraboschi, collaboratore della vittima del terrorismo Marco Biagi, descrive la situazione in termini allarmati, sottolineando che “Dalla mancata trasparenza del mercato del lavoro nascono il precariato e la disoccupazione dei giovani”. Mali che non troveranno soluzione nell’azione del Governo, poiché, continua lo studioso: “Il Senato si appresta a votare la riforma del mercato del lavoro, una riforma sbagliata e che pure verrà approvata in nome dei giovani nell’ottica del contrasto alla precarietà e alla disoccupazione. Eppure, per dare prospettive occupazionali vere ai nostri giovani non servono leggi e decreti ma una migliore formazione e una maggiore trasparenza dei loro curricula”.
La ricerca Adapt segnala due atenei che non sono disponibili nemmeno a fornire liste, ed inoltre affermano di non avere in programma alcun mutamento della loro organizzazione, mentre il 12% delle università non consente l’accesso diretto ai curricula on line, nemmeno a pagamento…
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