Parola chiave: ritardo. Ma con l’intenzione, almeno, di cominciare a recuperarne un po’. Stiamo parlando del diritto soggettivo dei lavoratori alla formazione professionale, previsto dal Contratto nazionale dei metalmeccanici attualmente vigente. Un diritto in capo a ogni singolo lavoratore e la cui introduzione ha costituito una delle maggiori novità dell’ultimo rinnovo contrattuale, quello del 26 novembre 2016. Un fiore all’occhiello esibito con orgoglio dalle parti firmatarie, il giorno in cui l’intesa fu raggiunta, a Roma, presso la sede nazionale della Confindustria. Ma che da qualche tempo rischia di appassire mestamente.
Per scongiurare tale rischio, a due anni da quel rinnovo le stesse sigle firmatarie – ovvero Federmeccanica e Assistal per la parte datoriale, e Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil per i sindacati dei lavoratori – hanno dato vita a un cosiddetto “Evento nazionale congiunto” che si è svolto, a Roma, nel pomeriggio di ieri, ospitato presso la sede del Cnel a villa Lubin…
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