Dalle tre giornate organizzate dalla Cgil al Teatro Brancaccio è giunto un messaggio forte e chiaro: la richiesta di incontrarsi (Governo, sindacato e Confindustria) non solo per discutere sulla legge di bilancio ma sul futuro del Paese. La necessità di rispondere da subito alla pandemia con politiche programmatiche di medio-lungo periodo con al centro il tema del lavoro.
Da quello che abbiamo ascoltato sembrava ci fosse una disponibilità sia del Governo (Conte) sia di Confindustria (Bonomi). Malgrado alcune precisazioni sinceramente difficili da capire come quella che il Governo deve essere “equidistante” (Bonomi). Il Governo dovrebbe essere il regista di una stagione di programmazione condivisa, non l’arbitro tra due contendenti. Fattore attivo di maggiore coesione sociale, non osservatore neutro. Che c’entra l’equidistanza? Ma lasciamo stare… Il fatto che la Cgil abbia chiesto in esplicito e ottenuto l’avvio di un confronto programmatico con il Governo va a merito dell’organizzazione e del suo Segretario Generale…
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