Il mio canto libero – Logistica distributiva: criticità nello sviluppo

Bollettino ADAPT 17 maggio 2021, n. 19

 

La crisi pandemica ha determinato, tra i molti effetti, lo sviluppo degli acquisti da remoto e della logistica distributiva. Il fenomeno è destinato ad ulteriori incrementi e solleva molte problematiche sin qui largamente trascurate. Emergono infatti problemi di regolazione della concorrenza, di revisione dei tradizionali regimi fiscali fondati per lo più sulle transazioni fisiche o comunque localizzabili, di disciplina dei rapporti di lavoro lungo la filiera.

 

Le tendenze monopolistiche nella distribuzione generalista si accompagnano con una straordinaria capacità di raccolta dati che a sua volta consente di profilare i consumatori e di allargare ulteriormente i beni o servizi distribuiti, inclusi quelli di carattere finanziario per i quali si ipotizzano interventi, a monte, sugli stessi assetti proprietari. Le tasse si calcolano sugli utili e non sui ricavi ma non è facile controllare la distribuzione dei profitti tra i diversi Paesi così da poter scegliere quelli più convenienti. L’Europa, ancora una volta, si è rivelata distratta o lenta.

 

Ma anche in Italia non c’è paragone tra l’attenzione riservata ai pochi riders e quella solo occasionalmente dedicata ai moltissimi operatori dell’“ultimo miglio”. Fortunatamente si è prodotta un’opera di pulizia delle cooperative spurie che un tempo caratterizzavano questo mercato. Ma andrebbe in ogni caso verificato il carattere genuino degli appalti quando le società appaltatrici rivelassero poca o nulla autonomia imprenditoriale se tenute a rispettare protocolli operativi invasivi fino ai minimi dettagli. E i lavoratori? Solo recentemente è stata aperta una vertenza dedicata prevalentemente ai carichi di lavoro ma non ancora alle modalità lavorative. A suo tempo fu innescata una polemica inutile e infondata sul cosiddetto “braccialetto” all’interno dei magazzini mentre avrebbe senso verificare il carattere e il ritmo delle prestazioni a prescindere dal modo con cui il device di orientamento viene portato. Si ha insomma la sensazione che spesso i problemi nuovi vengano affrontati (o trascurati) a causa di lenti vecchie che fanno leggere il mondo nuovo con i parametri della società industriale. Senza considerare come anche i corpi sociali possano essere “influenzati” dai miti e riti della società digitale.

 

Maurizio Sacconi
Chairman ADAPT Steering Committee
@MaurizioSacconi

 

Il mio canto libero – Logistica distributiva: criticità nello sviluppo