Bollettino ADAPT 9 gennaio 2023, n. 1
I ministri dell’istruzione e del lavoro hanno annunciato la volontà di condividere interventi normativi sui percorsi tecnici e professionali come sulla alternanza scuola-lavoro. Sarà importante soprattutto la verifica, nel governo, di una omogenea visione sulla condizione giovanile nel momento in cui si registrano gli esiti del disastro educativo in termini di perdita del senso della fatica e di fuga dalle responsabilità della vita. Verso sé stessi e verso gli altri. Per questa ragione assume un significato particolarmente positivo la collaborazione tra i due ministri, e l’impegno complessivo del governo, perché si tratta di affrontare una sfida culturale contro il nichilismo, di rinnovare metodi e contenuti pedagogici, di riconoscere appieno la valenza formativa delle esperienze del fare e di risultato.
Le giuste constatazioni delle prestazioni lavorative sottoremunerate e sottotutelate dei giovani meritano una vera e profonda analisi delle cause e non solo correzioni al margine. Un’opera riformatrice coerente e costante potrà condurre a modelli educativi costruiti in collaborazione con le imprese e alla diffusa generazione di competenze riconosciute dal mercato del lavoro. E nel contesto di un circolo virtuoso diventa più agevole garantire la qualità delle esperienze lavorative in alternanza, ottenere la disponibilità delle imprese ad ospitare minorenni mediante una più stretta condivisione delle responsabilità con gli educatori, alzare la quantità dei contratti di apprendistato per il conseguimento di qualifiche e diplomi, utilizzare i tirocini in stretta coerenza con i percorsi educativi.
I decisori dovranno insomma individuare preventivamente gli obiettivi in modo da evitare interventi contraddittori. Ad esempio, una incentivazione generalizzata finirebbe per penalizzare le soluzioni più qualificate come l’apprendistato.
Maurizio Sacconi
Chairman ADAPT Steering Committee
@MaurizioSaccon