Il mio canto libero – Sciopero generale e autonomia dei corpi sociali

Bollettino ADAPT 20 novembre 2023, n. 40
 

Lo sciopero “generale” è strumento eccezionale che non può essere inflazionato. Vi ricorrono strumentalmente i sindacati minori per eludere le regole di tutela degli utenti nei servizi pubblici essenziali. È stato proclamato da due grandi organizzazioni “a scacchiera” per eludere le difficoltà di consenso e ottenere visibilità sempre attraverso l’interruzione soprattutto dei servizi di trasporto. La Commissione di Garanzia ha fatto il suo dovere applicando norme e giurisprudenza per cui d’ora in poi lo dovrà fare con ancor maggiore attenzione verso i piccoli sindacati.

 

Al di là delle regole formali, che peraltro dovranno essere rafforzate per difendere il diritto alla mobilità in equilibrio con quello di sciopero, resta il nodo politico. I livelli di adesione sono stati molto modesti ed è doveroso per i sindacati interrogarsi sui modi con cui far valere meglio le proprie ragioni.

 

In Italia tutte le indagini sugli iscritti alle organizzazioni sindacali hanno rivelato una propensione al voto trasversale e tendenzialmente prossima agli ultimi esiti elettorali come ai sondaggi. È un fatto che incoraggia l’autonomia sindacale, ovvero lo sviluppo nelle organizzazioni di tutela e rappresentanza dei lavoratori delle concrete funzioni di servizio, da quelle collettive a quelle individuali. Maneggiando invece con cautela le iniziative espressione di valutazioni di carattere generale come quelle relative perfino alle riforme istituzionali.

 

Non aiutano peraltro le assenze delle organizzazioni di rappresentanza delle imprese. Queste potrebbero sollecitare i sindacati dei lavoratori a privilegiare il tema della produttività per farla crescere con i salari in prossimità, quello delle nuove tecnologie per condividere gli investimenti formativi e il riorientamento del lavoro agli obiettivi, quello del mercato del lavoro per evitare il mismatching e la conseguente perdita di opportunità occupazionali. Sarebbe il tempo di una fase di accordi interconfederali per aggiornare il modello contrattuale e rivolgere al governo richieste condivise come il ritorno alla detassazione automatica degli aumenti retributivi decisi nelle aziende e nei territori.

 

Il valore del lavoro e dell’impresa si esaltano attraverso l’autonomia collettiva e si mortificano nel tritacarne della esasperata conflittualità politica.

 

Maurizio Sacconi
Chairman ADAPT Steering Committee
@MaurizioSacconi

Il mio canto libero – Sciopero generale e autonomia dei corpi sociali
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