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Bollettino ADAPT 11 dicembre 2023, n. 43
È stata presentata lo scorso 1° dicembre una ricerca realizzata da ADAPT dal titolo Cassa e Scuola Edile di Bergamo. Origini, evoluzione, prospettive, presso la sede di questi due enti bilaterali. L’obiettivo di questa pubblicazione è quello di raccontare i primi 75 anni della Cassa Edile di Bergamo, fondata nel 1948, e i primi 40 anni della Scuola Edile di Bergamo, operativa invece dal 1983.
Ripercorrendo le principali tappe della storia di questi due importanti enti bilaterali, grazie a questa ricerca si è cercato di approfondire le trasformazioni da essi sperimentate e le ragioni alla base delle scelte di volta in volta adottate dalle parti sociali, sempre caratterizzate dal desiderio di sostenere la crescita e la tutela del lavoro all’interno del settore dell’edilizia. Particolare attenzione è stata, infatti, dedicata al ruolo svolto dalle relazioni industriali, da cui gli enti bilaterali bergamaschi hanno avuto origine e a cui ancora oggi fanno riferimento. Un ruolo inevitabilmente mutato nel tempo, ma che permette di comprendere natura, finalità e scopi di questi “corpi intermedi”, irriducibili alla semplice dicotomia tra istituzioni pubbliche e private.
Lo studio condotto ha permesso di evidenziare la dimensione “collettiva” che da sempre caratterizza la bilateralità, quale orizzonte nel quale ricomporre gli interessi delle parti coinvolte, di imprese e lavoratori, al fine di ideare soluzioni creative a problemi comuni e spesso anticipare, anche di molti anni, l’intervento dello Stato su tematiche ed aspetti che solo chi affronta la quotidianità, le sfide e le difficoltà di uno specifico settore può conoscere e, di rimando, gestire nel concreto. A beneficio del settore delle costruzioni, ma anche di tutto il territorio bergamasco.
La pubblicazione, disponibile in formato open access, si struttura in quattro capitoli, a cui fanno seguito delle brevi conclusioni e alcune appendici tematici. Il primo capitolo, dal titolo Alle origini. Il ruolo delle relazioni industriali e l’invenzione della bilateralità edile ripercorre per sommi capi la nascita non solo della bilateralità, ma anche della stessa rappresentanza degli interessi del lavoro, a partire dall’esperienza europea delle corporazioni di arti e mestieri, passando poi per il sorgere del sindacato modernamente inteso e delle associazioni dei datori di lavoro. Questo primo capitolo permette di comprendere con quale ottica sono poi sviluppati i successivi due capitoli, rispettivamente dedicati alla Cassa Edile (cap. 2) e alla Scuola Edile (cap. 3), elaborati tentando di rintracciare e valorizzare il ruolo e il senso di questi enti bilaterali all’interno del più ampio prisma delle sfide attraversate dal settore edile nella sua storia, e come queste sono state affrontate dalle parti sociali. Il quarto capitolo, Le sfide del presente, la costruzione del futuro, presenta al lettore l’attuale strutturazione sia della Cassa che della Scuola Edile di Bergamo, in termini di servizi offerti a lavoratori e imprese del settore delle costruzioni, e contiene anche alcune prospettive evolutive ideate dai ricercatori a partire dall’analisi condotte o suggerite e approfondite nell’ambito delle interviste semi-strutturate svolte.
La Cassa e la Scuola Edile di Bergamo, inizialmente sorte quali strumenti elaborati dalle parti sociali per rispondere ad esigenze di carattere eminentemente pratico, hanno assunto nel tempo un ruolo fondamentale nelle relazioni industriali dell’edilizia, arrivando a rappresentare un importantissimo modello di bilateralità capace di garantire, tramite la logica di partecipazione paritetica tra rappresentanze datoriali e sindacali, innovazione e solidarietà, attraverso l’introduzione di strumenti volti a dare risposte concrete ai bisogni dei lavoratori, promuovere la trasmissione del “sapere edile” tra le generazioni e la costruzione delle competenze richieste per controllare – e non subire – le trasformazioni in atto, innescare processi di innovazione diffusa, tutelare la sicurezza sul lavoro e la salute dei lavoratori, e contrastare il lavoro irregolare.
Un modello a cui guardare per esplorare le potenzialità e le prospettive, troppo spesso ignorate in alcuni settori o non adeguatamente approfondite, della bilateralità e degli enti bilaterali nell’offrire servizi efficaci a lavoratori, imprese, e a tutto il territorio.
ADAPT Senior Research Fellow