Abili Oltre, la disabilità come opportunità

Una serata all’insegna dell’inclusione sociale per tentare, nella Giornata mondiale della disabilità, di ribaltare la prospettiva che vede la disabilità come menomazione invece che come opportunità. Oltre 400 persone hanno partecipato al convegno organizzato da Snfia, il Sindacato dei funzionari delle imprese assicurative, presso il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari nel quartiere Eur di Roma. Un incontro, spiega una nota dell’ufficio stampa di Abili Oltre, a cui hanno aderito 12 associazioni che si occupano di Terzo settore nella Capitale che hanno raccontato la loro esperienze, denunciando quelli che sono le difficoltà e le «barriere» non solo fisiche ma anche culturali sulle quali il nostro Paese ha il dovere di cambiare rotta.
L’idea di partenza di « Abili Oltre» è il concetto che «non esistono persone inadatte al lavoro, ma lavori non adatti alle persone chiamati a svolgerli». Il progetto, come ha sottolineato Marino D’Angelo, segretario generale di Snfia, «si è reso necessario perché in Italia un disabile su due non lavora. Tutto questo è inaccettabile perché al disagio sociale si aggiunge un vulnus nel nostro sistema del Welfare ormai inefficace a garantire pari assistenza e diritti ai più deboli. Per questo motivo lanceremo a gennaio 2017 gli Stati Generali della Disabilità, in cui inviteremo tutti gli attori di questo settore a confrontarsi su un nuovo modello di inclusione sociale e su una riforma legislativa del mondo del lavoro che abbia come presupposto l’idea che nessuna produttività può essere esclusiva».
Abili Oltre prevede un protocollo Sociale d’Intesa e un progetto legislativo, redatto da Michele Tiraboschi, coordinatore scientifico di Adapt, l’associazione fondata da Marco Biagi nel 2000 per promuovere studi e ricerche nell’ambito delle relazioni industriali e di lavoro…

 

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