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Il rilancio del sistema duale. La volontà di attuare l’apprendistato di primo livello è un obiettivo al quale Governo, Regioni e Parti sociali stanno lavorando da tempo nella consapevolezza dei vantaggi che tale tipologia contrattuale comporta nel panorama educativo e produttivo del nostro Paese. La Regione Veneto, con l’approvazione della Dgr 29 giugno 2016, n. 1050 ha reso operativo l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale ex articolo 43 del D.Lgs. n. 81/2015. ANCL Veneto e ADAPT, con il contributo tecnico di Euroiterim, hanno realizzato una guida pratica alla stesura del contratto di apprendistato di primo livello per le imprese venete. L’apprendistato di primo livello, non è un semplice strumento contrattuale ma un sistema di integrazione tra formazione e lavoro, in grado accrescere il livello di occupabilità dei giovani. La progettazione dei percorsi in cui scuola e azienda contribuiscono in egual misura allo sviluppo della professionalità e all’acquisizione del titolo di studio coinvolge scuola, azienda e giovani e finalizzato all’acquisizione di un titolo di studio valorizzando la dimensione lavorativa.
I dati regionali. Nella Regione Veneto i contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale nell’ultimo biennio hanno rappresentato una casistica contrattuale limitata ad alcune centinaia di attivazioni annue mentre i dati provvisori del primo semestre del 2017 costituiscono un primo timido segnale di diffusione di questa tipologia contrattuale, destinato a crescere a fronte della spinta regionale verso questa misura occupazionale.
La diffidenza dell’ambiente datoriale verso l’apprendistato di primo livello è legata anche all’errata convinzione delle piccole e piccolissime aziende che le stesse non abbiamo adeguate strutture e risorse per trasferire le competenze necessarie, oppure al possibile inserimento di minorenni in azienda. Invero, questo strumento rappresenta una risorsa per quelle realtà imprenditoriali che hanno difficoltà a reperire nel mercato del lavoro profili professionali specializzati, soprattutto in un tessuto produttivo quale quello veneto di forte vocazione artigianale.
Il ruolo del Consulente del Lavoro. Il terreno favorevole alla diffusione dell’apprendistato di primo livello, non può prescindere dal coinvolgimento dei Consulenti del Lavoro, diretti e primi interlocutori delle aziende. Giova sicuramente a favore del contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale il fatto che rientri nell’ambito di competenza della scuola la redazione del Piano formativo individuale, in collaborazione con l’azienda, la sottoscrizione del protocollo con la stessa e il monitoraggio del percorso dell’apprendista. I Consulenti del Lavoro sono sollevati dalla gestione degli aspetti burocratici legati alla formazione, ma ciò non li esenta dall’espletamento di dei compiti tipici della loro professionalità, quali la stesura del contratto individuale di lavoro e la predisposizione di tutti gli adempimenti propri dell’amministrazione del personale che acquisiscono un certo livello di complessità alla luce del diverso valore economico di formazione interna, esterna e residuale presenti in questa particolare tipologia contrattuale.
Nonostante il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale sia senz’altro destinato ad avere una diffusione marginale rispetto alla più conosciuta tipologia professionalizzante, esso richiede comunque che la categoria sia pronta alla gestione di questo contratto che rappresenta il primo tassello di una strategia di formazione e apprendimento continua.
Antonio Stella
Vice Presidente ANCL SU Regione Veneto
Coordinatrice progetto apprendistato ANCL Veneto