Appunti per un glossario ITA – ENG/4: lavoro a progetto e project-based work

L’istituto del lavoro a progetto è stato introdotto dalla Legge Biagi (artt. 61 e ss. D. Lgs. n. 276/2003) e può definirsi come una modalità peculiare di svolgimento di una serie di rapporti eterogenei aventi a oggetto prestazioni di lavoro da svolgere necessariamente caratterizzarsi per la presenza di uno specifico progetto o di un programma di lavoro o fase di esso[1]. Con l’entrata in vigore del D. Lgs. n. 81/2015 (art. 52 co. 1) il Legislatore ha abrogato la disciplina di regolazione del lavoro a progetto così come previsto dal D. Lgs. n. 276/2003, facendo tuttavia salva la possibilità di concludere contratti di collaborazione coordinata e continuativa di cui all’art. 409 n. 3) c.p.c. Oggi dunque, ai sensi dell’art. 2 co. 1 del decreto 81, la disciplina del rapporto di lavoro subordinato trova applicazione anche nei rapporti di collaborazione che si concretano “in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro”, facendo quindi riferimento alle collaborazioni coordinate e continuative.

 

Fermo restando quanto detto in precedenza in merito all’abrogazione del lavoro a progetto, è comunque interessante analizzare le formulazioni utilizzate nella letteratura di riferimento e nella documentazione internazionale per tradurre il concetto in inglese. Vale la pena sottolineare che la terminologia inglese impiegata per rendere la nozione di lavoro a progetto è tutt’altro che uniforme, un aspetto verosimilmente dovuto anche al fatto che nei sistemi anglosassoni non esiste un perfetto equivalente dell’istituto italiano. Per esempio, un’analisi, quantunque non esaustiva, della documentazione redatta in inglese dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (EUROFOUND) evidenzia come esistano diverse espressioni per indicare il concetto di lavoro a progetto (tabella 1):

 

Tabella no. 1 – Resa del concetto “lavoro a progetto” nei documenti dell’EUROFOUND

project collaboration work contract[2]
project collaborations[3];
continuous and coordinated contractual relationships based on one or more projects[4];
project work[5];

Fonte: EUROFOUND

 

La mancanza di uniformità nella resa di lavoro a progetto è evidente anche se si considera la produzione in lingua inglese dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), dove il concetto viene reso con diverse espressioni (Tabella 2):

 

Tabella no. 2 – Resa del concetto “lavoro a progetto” nei documenti dell’OIL

Project work contracts[6]
Independent project contract work[7]
Continuous and coordinated contractual relationships based on one or more projects[8]

Fonte: OIL

 

Come già sottolineato, il carattere non uniforme della terminologia impiegata nella documentazione internazionale, anche quella redatta da una stessa istituzione, può essere attribuita alla assenza nei sistemi anglosassoni di una modalità lavorativa che possa essere ricondotta al lavoro a progetto.

Senza voler entrare nel merito delle diverse formulazioni riportate sopra, vale la pena sottolineare come sia importante, anche alla luce delle novità legislative introdotte dal D. Lgs. n. 81/2015, optare per una traduzione che distingua chiaramente tra la modalità di lavoro a progetto, ora abrogata, e le collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co), che è possibile svolgere anche a tempo indeterminato.

 

A tal fine, la traduzione in lingua inglese del concetto di lavoro a progetto deve necessariamente tenere conto delle previsioni del D. Lgs. n. 276/2003 e porre l’enfasi sulla presenza di «uno o più progetti specifici» (art. 61 co. 1). Conseguentemente, una possibile traduzione di lavoro a progetto potrebbe essere project-based work, frequentemente rinvenibile in letteratura, oppure la perifrasi working on a project basis, che appunto fa riferimento alla esistenza di uno o più progetti. Inoltre, “lavoratore impegnato nel lavoro a progetto” potrebbe essere reso in inglese con project-based workers oppure workers performing project-based work, mentre “contratto di lavoro a progetto” potrebbe diventare in inglese project-based work contract oppure contract to perform project-based work.

Relativamente alla resa in inglese di collaborazioni coordinate e continuative, la traduzione dovrà prevedere il riferimento alla natura coordinata e continuativa della prestazione. Conseguentemente, una possibile traduzione dell’istituto potrebbe essere coordinated and continuous work, utilizzando contracts for coordinated and continuous work per indicare i contratti conclusi per questa modalità di lavoro e workers performing coordinated and continuous work per i collaboratori che operano in modalità coordinata e continuativa.

 

Pietro Manzella

ADAPT Senior Research Fellow

@Pietro_Manzella

 

[1] Si veda M. Tiraboschi, Teoria e pratica dei contratti di lavoro, ADAPT University Press, 2017, p. 64.

[2] EUROFOUND, Use and abuse of non-standard employment contracts, https://www.eurofound.europa.eu/observatories/eurwork/articles/labour-market/use-and-abuse-of-non-standard-employment-contracts.

[3] EUROFOUND, Italy: Flexible forms of work: ‘very atypical’ contractual arrangements, https://www.eurofound.europa.eu/observatories/eurwork/comparative-information/national-contributions/italy/italy-flexible-forms-of-work-very-atypical-contractual-arrangements.

[4] EUROFOUND, Italy: Economically dependent self-employed work in the Jobs Act

https://www.eurofound.europa.eu/it/observatories/eurwork/articles/working-conditions-labour-market-law-and-regulation/italy-economically-dependent-self-employed-work-in-the-jobs-act.

[5] EUROFOUND, Self-employed workers in Italy, https://www.eurofound.europa.eu/it/observatories/eurwork/comparative-information/national-contributions/italy/italy-self-employed-workers.

[6] OIL, Smuggling-in flexibility: Temporary work contracts and the “implicit threat” mechanism Reflections on a new European path http://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/—ed_dialogue/—lab_admin/documents/publication/wcms_116294.pdf.

[7] OIL, Decent Work Country Report – Italy,

http://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/—europe/—ro-geneva/documents/meetingdocument/wcms_359810.pdf

[8] OIL, Italy: A dual labour market in transition, 

http://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/—ed_emp/—ifp_skills/documents/publication/wcms_218971.pdf

 

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