Carlo Bonomi, confermando le previsioni, sarà il futuro presidente di Confindustria. Il suo successo è stato tuttavia così ampio da consentirgli di formare una squadra nuova ed efficiente senza i condizionamenti che sono determinati dalle vittorie su misura.
Egli ha già enunciato due ragioni fondamentali del suo impegno. In primo luogo, la riapertura in sicurezza delle attività perché lavoro e salute sono entrambe bisogni primari e insopprimibili della persona. L’Italia ha le capacità per coniugare la tutela dei lavoratori e la ripresa delle attività come stanno già facendo i nostri principali competitori. D’altronde, in questi mesi, alcune filiere hanno continuato a produrre in quanto considerate essenziali per l’interesse nazionale e i loro protocolli di sicurezza hanno dato buona prova.
Il governo e la sua task force farebbero bene a mutuare da queste esperienze concrete la regolazione speciale per l’attività produttiva al tempo del contagio…
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