Lavoro pubblico

L’errore di non volere chiamare le cose con il loro nome. A proposito della implementazione dello Smart Working nel settore pubblico a colpi di tweet

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Bollettino ADAPT 10 gennaio 2022,

Smart working per gli statali, la “flessibilità” rivendicata da Brunetta? Finora solo sulla carta: in Comuni e ministeri non più di 8 giorni al mese di lavoro agile

Luigi Franco (il Fatto Quotidiano, 7 gennaio 2022)

 
A metà ottobre il ministro ha disposto la prevalenza del lavoro in presenza: ogni amministrazione può concedere ai dipendenti (previo accordo individuale) di stare a casa al massimo per il 49%

Deve escludere l’illegittimità costituzionale del sistema della contrattazione nazionale quale delineato dal d.lg. n. 165 del 2001, trattandosi di un insieme non irragionevole di regole organizzative che affondano le radici nel principio di buon andamento e, a monte di questo, nel principio di legalità, destinati a sovrintendere, ai sensi dell’art. 97 Cost., l’attività della P.A.

Corte di Cassazione, sentenza 12 novembre 2021, n. 33801

Smart working: inutili i giri di parole, il lavoro in presenza deve essere prevalente. Fuorviante parlare di flessibilità come se il DM 8.10.2021 non imponesse la prevalenza della presenza in sede

Luigi Oliveri (blOgLIVERI, 4 gennaio 2022)

 
E’ francamente senza senso che si continui a parlare della gestione dello smart working in termini di percentuali, elemento del tutto fuorviante.
 
Il riferimento alle percentuali trae sempre in inganno, perchè …