Se la mancanza di certezza del diritto e il contenzioso che genera ha fatto del nostro, un paese poco attrattivo per gli investitori esteri, Expo 2015 vuole essere un punto di svolta. Per riportare una visione positiva a livello internazionale sul mondo del lavoro italiano la società, insieme ai sindacati, ha infatti creato una cornice speciale presentata ieri a Milano, tra gli altri, dal ministro del Welfare Giuliano Poletti, dal commissario unico per Expo Giuseppe Sala, dal vicesindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris, dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, dai sindacati e dal presidente e amministratore delegato di Manpowergroup Italia e Iberia, Stefano Scabbio.
Questa cornice è definita da due accordi quadro sulla disciplina normativa ed economica, la sicurezza sul lavoro e le relazioni sindacali che riguardano, il primo, il sito espositivo Expo 2015 e, il secondo, la fase di costruzione allestimento e smantellamento dei padiglioni dei partecipanti all’evento. Ed è fatta innanzitutto da flessibilità che riguardano orari, turni, permessi, tipologia contrattuale. E ancor prima, come ha sottolineato Sala, dalla presenza di una procedura per risolvere le controversie ed evitare gli scioperi che tanto preoccupano i paesi partecipanti e le relative aziende.
Sala spiega che «non si potranno vietare gli scioperi perché sarebbe impossibile ma si potranno governare. Con questo accordo siamo in grado di garantire ai Paesi insieme ai sindacati che gli scioperi saranno limitati». Il ministro Poletti ha espresso soddisfazione per l’accordo firmato e, guardando in prospettiva il governatore della Lombardia, Maroni, ha voluto sottolineare che la «Regione ha già stanziato 20 milioni di euro per sostenere la ricollocazione dei lavoratori unavolta fmito l’evento Expo». In un ambito nuovo si muoveranno dunque i contratti che verranno stipulati per i lavoratori impegnati nei cantieri e nel semestre dell’esposizione. Sala ha detto che «saranno 4mila i posti di lavoro attivati direttamente dai Paesi partecipanti per la costruzione e l’allestimento dei padiglioni». A questi posti si aggiungeranno altre opportunità tra cui i mille lavoratori che saranno impiegati direttamente da Expo 2015nel semestre dell’evento, altri 8mila per la gestione del sito che comprende tra le altre attività di pulizia e vigilanza, e poi 3mila impiegati dai vari paesi che parteciperanno a Expo. I posti di lavoro creati, così, arriveranno a un totale di «15-16mila», si sbilancia Sala.
Per tutti contratti speciali. Speciali perché il punto di riferimento saranno soprattutto il contratto del commercio e quello dell’edilizia, ma con alcune deregolamentazioni e flessibilità in più. Come per esempio l’esclusione dei limiti quantitativi all’uso dei contratti a tempo determinato, l’uso dell’apprendistato, flessibilità molto forti su orario, ferie, permessi, turni e riposi. Oltre alla procedura che limita controversi e scioperi.
Al fianco di Expo per la ricerca e selezione dei professionisti ci sarà Manpower che è stata selezionata attraverso un bando pubblico per ricercare, formare e inserire i professionisti. «Expo è unagrande opportunità di riscatto del paese osserva Scabbio con grande senso di responsabilità formeremo tanti giovani lavoratori che avranno modo di vivere un percorso professionalizzante e internazionale». Per l’esposizione sono attesi milioni di visitatori. Ieri il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha annunciato che «sono già stati venduti tre milioni di biglietti». Più ottimista Sala per il quale i biglietti venduti sono «quasi 4 milioni».
Intanto Arexpo, società costituita dalla Regione Lombardia per l’acquisizione dell’area su cui sorge l’Esposizione Mondiale e la messa a disposizione di Expo per la sua realizzazione, ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate l’aggiornamento del valore dell’area stessa. La cifra comunicata è di 315,42 milioni di euro.4mila Nei cantieri dei padiglioni La costruzione e l’allestimento di Expo occuperà 4mila persone ila I posti totali L’evento, secondo la società Expo, creerà tra 15 e 16mila posti di lavoro. Secondo Expo i biglietti venduti sarebbero quasi 4 milioni IN FUTURO Maroni: «La Regione ha già stanziato 20 milioni di euro per sostenere la ricollocazione dei lavoratori una volta terminato l’evento»