In questa parte del III Rapporto ADAPT sulla contrattazione collettiva in Italia sono analizzati in modo sistematico gli istituti regolati dai rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro (in seguito, CCNL) intervenuti nell’anno 2016 (Allegato 1) ([1]). Gli accordi presi in rassegna coprono la quasi totalità dei rinnovi contrattuali sottoscritti nell’anno di riferimento dalle federazioni di settore di Cgil, Cisl e Uil.
Le politiche attive per la valorizzazione del lavoro e per la gestione negoziata dell’organizzazione dell’attività lavorativa sono il primo degli assi tematici analizzati. Questa area tematica ricomprende alcuni degli istituti tradizionalmente più contrattati nei CCNL dopo il salario, come l’organizzazione oraria e l’inquadramento, il diritto all’apprendimento e alla formazione, e la sicurezza.
Grafico 1: Numero di rinnovi contrattuali (2016) contenenti clausole relative all’area tematica Politiche attive per la valorizzazione del lavoro e gestione negoziata dell’organizzazione del lavoro
Fonte: Data base ADAPT www.farecontrattazione.it
Nel corso del 2016, la materia dell’organizzazione del lavoro risulta regolata sia nella sua dimensione temporale che in quella spaziale: analogamente a quanto rilevato nei precedenti Rapporti, undici accordi introducono importanti modifiche in materia di articolazione dell’orario settimanale, flessibilità oraria, lavoro straordinario, festività, ferie, mentre 4 accordi disciplinano gli istituti della trasferta e del trasferimento.
Rispetto a quanto rilevato dal Rapporto del 2015, la formazione sembra interessare maggiormente i rinnovi dei CCNL, anche se non può essere ancora considerata uno dei riferimenti principali della nuova fase contrattuale.
Maggiore dinamismo si è registrato rispetto alla disciplina dei sistemi di classificazione e inquadramento del personale: tredici rinnovi contrattuali hanno trattato l’argomento (CCNL Carta e grafica, CCNL Terziario Confesercenti, CCNL Metalmeccanici PMI), sebbene le disposizioni in questione continuino ad avere per lo più carattere programmatico, senza concreti interventi di modifica.
Dodici accordi di rinnovo, infine, si sono occupati di ambiente, salute e sicurezza, con interventi prevalentemente rivolti a promuovere modelli condivisi di gestione della materia e dei relativi adempimenti normativi a livello aziendale (CCNL Metalmeccanici, CCNL Legno e arredo).
Flessibilità del rapporto di lavoro
La seconda materia analizzata è la flessibilità dei rapporti di lavoro in entrata e in uscita. Le tipologie contrattuali, in particolare, sono disciplinate in tredici rinnovi, prevalentemente attraverso interventi di incremento del grado di flessibilità nell’utilizzo dei contratti di lavoro (es. riduzione dello stop & go; variazione delle percentuali di contingentamento).
Grafico 2: Numero di rinnovi contrattuali (2016) contenenti clausole relative all’area tematica Flessibilità dei rapporti di lavoro (in entrata e in uscita)
Fonte: Data base ADAPT www.farecontrattazione.it
Sul versante della flessibilità in uscita, invece, si riscontrano interventi in linea con il tradizionale ruolo svolto dal CCNL nella regolazione dei codici disciplinari collettivi. Interventi, questi, che salvo rare eccezioni poco contribuiscono a disinnescare gli effetti delle novità introdotte con il decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, volte a rendere più flessibile l’istituto del licenziamento per motivi disciplinari. Alcuni accordi introducono deroghe esplicite alla disciplina del decreto legislativo n. 23/2015, in favore dell’articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300, ma solo con riferimento ai dipendenti interessati da procedure di cambio d’appalto o ai lavoratori assunti con contratto di apprendistato (CCNL Autostrade e trafori).
Crisi e sostegno all’occupazione
Anche nella tornata di rinnovi del 2016 sono state adottate misure volte alla salvaguardia dell’occupazione e alla rioccupazione, seppure in misura ridotta rispetto a quanto riscontrato nel precedente Rapporto. In particolar modo, si riconferma, come misura prevalente di promozione del reimpiego, la regola giuridica del diritto di precedenza nelle assunzioni per i lavoratori licenziati dalla azienda stessa. Ulteriori strumenti introdotti dai rinnovi analizzati sono il diritto ad un servizio di outplacement (CCNL Dirigenti commercio) e la previsione di un contratto agevolato finalizzato all’inserimento (o al reinserimento) di categorie deboli (CCNL Metalmeccanici PMI). Altresì interessante è l’introduzione di un utilizzo collettivo dei permessi annui retribuiti al fine di evitare o ridurre il ricorso ad ammortizzatori sociali, ovvero per sopperire alla concreta indisponibilità degli stessi (CCNL Metalmeccanici PMI).
Appalti
In materia di appalti, soltanto tre CCNL sui ventiquattro analizzati dispongono la previsione di una clausola sociale per i casi di cambio appalto. Il CCNL Autostrade e trafori e il CCNL Cemento PMI si sono poi limitati a promuovere un maggiore confronto tra le parti sociali nelle ipotesi di cambi di gestione.
Welfare
Nell’ambito della materia del welfare, gli interventi più importanti, anche quest’anno, si sono concretizzati in un aumento dei contributi a favore della previdenza complementare (dieci rinnovi) e dell’assistenza sanitaria integrativa (sette rinnovi).
Non mancano casi in cui le parti hanno anche manifestato l’intento di favorire una migliore conciliazione delle esigenze vita-lavoro regolando gli istituti dei congedi. Nove dei ventiquattro CCNL analizzati, infatti, offrono l’opportunità della fruizione oraria dei permessi, la possibilità di richiedere permessi solidali o congedi per le lavoratrici vittime di violenza di genere inserite in programmi di protezione (CCNL Carta e grafica, CCNL Autoscuole, CCNL Anas, CCNL Lavanderie industriali, CCNL Mobilità ferroviaria, CCNL Servizi assistenziali, CCNL Alimentari PMI, CCNL Autostrade e trafori, CCNL Chimica PMI). Solo tre contratti dell’intero campione aggiornano il proprio impianto di permessi e congedi alle recenti disposizioni normative in materia di unioni civili (CCNL Autoscuole, CCNL Anas, CCNL Mobilità ferroviaria). Mentre quattro CCNL prevedono la possibilità di usufruire in maniera continuativa di ferie e permessi al fine di permettere congiungimenti familiari (CCNL Metalmeccanici PMI, CCNL Spazzole e pennelli, CCNL Lapidei).
Politica salariale
La retribuzione si conferma la materia più trattata, essendo presente in tutti i CCNL analizzati. Sebbene i rinnovi del 2016 sembrino aver prestato maggiore attenzione all’andamento dei principali indicatori del mercato del lavoro, la dinamica inflativa continua a rappresentare un parametro fondamentale nella definizione degli incrementi dei minimi tabellari.
Grafici 3 e 4: Numero di rinnovi contrattuali (2016) contenenti clausole relative all’area tematica Politica salariale
Fonte: Data base ADAPT www.farecontrattazione.it
In valori percentuali, l’aumento medio dei minimi tabellari – come determinato dai rinnovi e con esclusione del CCNL Metalmeccanici data la peculiarità di calcolo degli aumenti ([2]) – si attesta attorno al 5,81% nel triennio, con un massimo del 10,59% (CCNL Autostrade e trafori) e un minimo pari all’1,39% (CCNL Metalmeccanici PMI).
Da evidenziare l’innovazione apportata dal rinnovo del CCNL Metalmeccanici di attribuire ai lavoratori elementi integranti la retribuzione sotto forma di “flexible benefits”.
Sono poi ravvisabili interventi focalizzati su altre voci retributive, generalmente con funzione perequativa a favore dei lavoratori dipendenti di aziende che non prevedono elementi economici determinati dalla contrattazione aziendale. In undici accordi di rinnovo si pattuisce infatti la corresponsione di un elemento di garanzia (e.g.r.) qualora non fossero introdotti incrementi della retribuzione a livello decentrato.
Nessun accordo interviene sugli istituti degli scatti o del salario di anzianità, mentre otto intese prevedono la corresponsione di un importo una tantum a copertura di periodi di vacanza contrattuale (CCNL Autostrade e trafori, CCNL Autoscuole, CCNL Metalmeccanici PMI, CCNL Terziario Confesercenti, CCNL Carta e grafica, CCNL Servizi ambientali, CCNL Anas e CCNL Mobilità ferroviaria).
Tre rinnovi prevedono o ricalcolano elementi retributivi con funzione di indennità legate alle specificità del settore produttivo (CCNL Alimentari, CCNL Alimentari PMI, CCNL Servizi assistenziali).
Partecipazione e bilateralità
La partecipazione, per come declinata nei rinnovi dei CCNL nel 2016, è ancora esclusivamente di tipo organizzativo. Infatti, non sono state ravvisate clausole contrattuali volte ad attuare forme di partecipazione alla governance e la partecipazione economica/finanziaria.
Grafici 5 e 6: Numero di rinnovi contrattuali (2016) contenenti clausole relative all’area tematica Partecipazione
Fonte: Data base ADAPT www.farecontrattazione.it
Nel merito, dodici accordi di rinnovo intervengono in materia di diritti e prerogative sindacali (informazione e consultazione, rappresentanze sindacali in azienda, permessi sindacali, diritto d’assemblea e d’affissione). Inoltre, quattro rinnovi si occupano di bilateralismo (CCNL Alimentari PMI, CCNL Autostrade e trafori, CCNL Anas, CCNL Terziario Confesercenti), oggetto di regolazione nella sua doppia veste di metodo di governo del mercato del lavoro ed erogazione di servizi a imprese e lavoratori – ad esempio tramite funzioni di monitoraggio del mercato del lavoro, di promozione dello sviluppo e della diffusione di forme di previdenza e assistenza integrativa o iniziative volte alla riqualificazione o alla ricollocazione dei lavoratori – nonché di strumento per la gestione di specifiche materie a livello territoriale o settoriale, come l’attribuzione agli enti bilaterali di particolari funzioni valutative in materia di tipologie contrattuali, quali l’apprendistato o il part-time (CCNL Terziario Confesercenti).
Regole e procedure
La durata media dei tempi di rinnovo si è nettamente abbassata rispetto alla precedente stagione contrattuale, passando da 24 a 15 mesi. Il dato tuttavia nasconde delle importanti variazioni intrasettoriali: se alcuni contratti sono stati sottoscritti prima della scadenza dei previgenti CCNL (es. CCNL Laterizi e CCNL Vetro), oppure nel giro di un mese di negoziato (CCNL Industria alimentare e CCNL Metalmeccanici PMI), in altri casi le trattative hanno raggiunto picchi storici di 35 (CCNL Industria turistica, CCNL Servizi ambientali), 48 (CCNL Servizi assistenziali) e 84 mesi (CCNL Anas).
Se negli ultimi anni la durata triennale dei rinnovi seguiva nella quasi totalità dei casi l’indicazione programmatica degli accordi interconfederali sottoscritti dal 2009 in avanti, con i rinnovi del 2016 si osserva una oscillazione del dato tra la vigenza semestrale del CCNL Metalmeccanici PMI e quella quadriennale del CCNL Dirigenti commercio o addirittura quinquennale del CCNL Industria turistica, passando per un anno di durata del CCNL Terziario Confesercenti e triennale del CCNL Alimentari.
Con riferimento all’articolazione degli assetti contrattuali e alle clausole di esigibilità ed efficacia della contrattazione collettiva, non si riscontrano sostanziali differenze rispetto alle tradizionali regole definite dagli accordi interconfederali.
Grafico 7: Numero di rinnovi contrattuali (2016) contenenti clausole relative all’area tematica Regole
Fonte: Data base ADAPT www.farecontrattazione.it
Dieci intese confermano l’articolazione della contrattazione collettiva su due livelli, nonché il coordinamento degli assetti contrattuali secondo il principio della delega e del ne bis in idem, pur consentendo attraverso la previsione di clausole di uscita ai livelli decentrati di modificare e rinegoziare, in determinate circostanze, le disposizioni del CCNL.
Infine, anche in questo Rapporto, le clausole di esigibilità della contrattazione risultano un argomento scarsamente dibattuto. Solo quattro intese prevedono clausole di tal genere e in due casi la disciplina non è stata in alcun modo modificata rispetto a quella previgente (CCNL Servizi assistenziali, CCNL Alimentari).
Davide Lucini Paioni
Scuola internazionale di dottorato in Formazione della persona e mercato del lavoro (*)
ADAPT, Università degli Studi di Bergamo
Allegato 1: Rinnovi contrattuali 2016
Settore |
Data |
Parti datoriali |
Parti sindacali |
Industria alimentare |
05.02.2016 |
Federalimentare |
Flai-CgilFai-CislUila-Uil |
Industria laterizi |
31.03.2016 |
AssobetonANDIL |
Feneal-UilFilca-CislFillea-Cgil |
Cemento PMI |
18.04.2016 |
AnerAniemConfimi impresa |
Feneal-UilFilca-CislFillea-Cgil |
Industria lapidei |
28.06.2016 |
Confindustria-MarmomacchineANEPLA |
Feneal-UilFilca-CislFillea-Cgil |
Terziario |
12.07.2016 |
Confesercenti |
Filcams-CgilFisascat-CislUiltucs-UilUgl terziario |
Lavanderie industriali |
13.07.2016 |
Assosistema |
Filctem-CgilFemca-CislUiltec-Uil |
Dirigenti commercio |
21.07.2016 |
Confcommercio |
Manageritalia |
Piccola e media industria metalmeccanica |
22.07.2016 |
Confimi-impresa meccanica |
Fim-CislUim-Uil |
Chimica PMI |
26.07.2016 |
Unionchimica-Confapi |
Filctem-CgilFemca-CislUiltec-Uil |
Vetro |
27.07.2016 |
Assovetro |
Filctem-CgilFemca-CislUiltec-Uil |
Autostrade e trafori |
29.07.2016 |
FederretiFise-ACAP |
Filt-CgilFit-CislUiltrasportiSla-CisalFederazione Ugl viabilità e logistica |
Piccola e media industria alimentare |
16.09.2016 |
Unionalimentari-Confapi |
Flai-CgilFai-CislUila-Uil |
Piccola e media industria tessile |
12.10.2016 |
Uniontessile-Confapi |
Filctem-CgilFemca-CislUiltec-Uil |
Industria turistica |
14.11.2016 |
Federturismo-ConfindustriaAICA |
Filcams-CgilFisascat-CislUiltucs-Uil |
Industria ceramica |
16.11.2016 |
Confindustria-Ceramica |
Ugl ChimiciFialc-CisalFailc-ConfailFesica-Confsal |
Industria di penne, spazzole e pennelli |
22.11.2016 |
AssoscritturaAssospazzole |
Filctem-CgilFemca-CislUiltec-Uil |
Industria metalmeccanica |
26.11.2016 |
FedermeccanicaAssital |
Fim-CislFiom-CgilUilm-Uil |
Carta e grafica |
30.11.2016 |
AssocartaAssografici |
Slc-CgilFistel-CislUiltucs-UilSindacato nazionale carta e stampa-Ugl |
Servizi ambientali |
06.12.2016 |
Fise-Assoambiente |
Fp-CgilFit-CislUiltrasportiFiadel |
Autoscuole |
13.12.2016 |
Unasca |
Filt-CgilFit-CislUiltrasporti |
Legno e arredo |
13.12.2016 |
FederlegnoArredo |
Feneal-UilFilca-CislFillea-Cgil |
Mobilità ferroviaria |
16.12.2016 |
Agens |
Filt-CgilFit-CislUiltrasportiUgl trasporti/attività ferroviarieFast-ConfsalOrsa ferrovie |
Anas |
19.12.2016 |
Anas |
Filt-CgilFit-CislUilpa-AnasFederazione Ugl viabilità e logisticaSada fast-ConfsalSnala-Cisal |
Attività socio-sanitarie, assistenziali, educative |
21.12.2016 |
Agidae |
Fp-CgilFisascat-CislUiltucs-Uil |
(*) Hanno collaborato alla stesura di questa parte del Rapporto anche Federica Capponi, Matteo Di Gregorio e Michele Giammusso.
([1]) I rinnovi contrattuali del 2016 hanno interessato i seguenti settori produttivi: Piccola e media industria alimentare (CCNL Alimentari PMI); Industria alimentare (CCNL Alimentari); Autoscuole e studi di consulenza automobilistica (CCNL Autoscuole); Società e consorzi concessionari di autostrade e trafori (CCNL Autostrade e trafori); Industria della carta, della cellulosa, pasta legno, fibra vulcanizzata e presfibra e aziende cartotecniche e della trasformazione della carta e del cartone (CCNL Carta e grafica); Imprese esercenti la produzione del cemento, della calce e dei suoi derivati, del gesso e relativi manufatti, delle malte e dei materiali di base per le costruzioni, nonché la produzione promiscua di cemento, calce, gesso e malte (CCNL Cemento PMI); Piccola e media industria dei settori Chimica, Concia e settori accorpati, Plastica e gomma, Abrasivi, Ceramica, Vetro (CCNL Chimica PMI); Società del gruppo Anas (CCNL Anas); Dirigenti di aziende del terziario, distribuzione e servizi (CCNL Dirigenti commercio); Industria delle piastrelle di ceramica, materiali refrattari, ceramica sanitaria, porcellane e ceramiche per uso domestico e ornamentale, ceramica tecnica, tubi in grès (CCNL Ceramica); Aziende dell’industria turistica (CCNL Industria turistica); Aziende esercenti l’attività di escavazione e lavorazione dei materiali lapidei, ghiaia, sabbie e inerti (CCNL Lapidei); Aziende esercenti la produzione di laterizi e di manufatti cementizi (CCNL Laterizi); Imprese del sistema industriale integrato di servizi tessili e medici affini (CCNL Lavanderie industriali); Aziende operanti nei settori Legno, sughero, mobile ed arredamento, Boschivi e forestali (CCNL Legno e arredo); Industria metalmeccanica e della installazione di impianti (CCNL Metalmeccanici); Piccola e media industria manifatturiera metalmeccanica e della installazione di impianti (CCNL Metalmeccanici PMI); Mobilità/area contrattuale delle attività ferroviarie (CCNL Mobilità ferroviaria); Imprese e società esercenti servizi ambientali (CCNL Servizi ambientali); Attività socio-sanitarie, assistenziali ed educative aderenti all’Agidae (CCNL Servizi assistenziali); Aziende produttrici di spazzole e pennelli (CCNL Spazzole e pennelli); Aziende del terziario di mercato, distribuzione e servizi (CCNL Terziario Confesercenti); Piccola e media industria dei settori Tessile, Abbigliamento, Moda, Calzature, Pelli e cuoio, Spazzole e pennelli, Occhiali, Giocattoli (CCNL Tessile PMI); Aziende industriali che producono e trasformano articoli di vetro, lampade e display (CCNL Vetro).
([2]) Infatti, le parti firmatarie hanno pattuito di lasciare invariata la misura mensile della retribuzione rispetto a quella determinata nella tabella allegata all’accordo previgente. A partire dal mese di giugno 2017, invece, e con cadenza annuale, le parti provvederanno ad adeguare i livelli retributivi alla dinamica inflattiva reale, calcolata ex post mediante l’indice IPCA.