Per trattare del rapporto tra malattie croniche e lavoro è necessario affrontare la questione definitoria e chiarire cosa si intende per malattia cronica.
Le principali definizioni utilizzate in ambito europeo sono quelle fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’EHIS, European Health Interwiew survey.
La prima definisce le malattie croniche come quelle patologie non trasmissibili da una persona all’altra che presentano le caratteristiche di lunga durata e generalmente una lenta progressione.
Secondo la definizione dell’EHIS, invece, le malattie croniche sono riconducibili a patologie di lunga durata oppure a quei problemi di salute che durano o che si prevede che durino per almeno sei mesi.
In entrambe le definizioni si pone l’attenzione in particolare sul concetto della lunga durata di queste patologie che, nella maggior parte dei casi, durano gran parte della vita di chi ne soffre.
Anche nelle definizioni nazionali date dagli Stati membri dell’Unione europea, si ritrova sempre la specificazione della lunga durata, che d’altra parte è la caratteristica principale di questa tipologia di malattia.
Seppur ogni Paese presenti la propria specificazione di queste patologie, la situazione comune in Europa è che non c’è una specifica definizione di malattia cronica. Questo va certamente ad aggravare il problema in quanto, spesso non si è in grado di capire quali patologie sono da prendere in analisi.
Tabella 1- Definizioni di malattia cronica in alcuni Paesi
STATO | DEFINIZIONE |
Austria | L’Austrian Health Survey definisce le malattie croniche come malattie di lunga durata |
Francia | “Malattie a lungo termine, progressive, spesso legate a invalidità e che generano serie complicazioni” dal Piano Francese per migliorare le condizioni di vita di malati cronici |
Portogallo | Secondo il Portougese National Health Survey “malattie che durano, o si prevede che durino, molto tempo, spesso più di sei mesi. Richiedono spesso intervento medico per cura o controlli” |
Danimarca | “Malattie che sono ricorrenti o che hanno una prognosi molto lunga”, definizione data dal Danish Health and Medicine Authority |
Italia | “Sono malattie che hanno origine in età giovanile, ma che richiedono anche decenni prima di manifestarsi clinicamente. Dato il lungo decorso, richiedono un’assistenza a lungo termine” secondo quanto riportato dall’Iss (Istituto Superiore di Sanità) |
Fonti: Austrian Health Survey, French 2007-2011 Plan for the improvement of the quality of life of people with chronic diseases, Portougese National Health Survey, Danish Health and Medicine Authority, Istituto Superiore di Sanità
Nel momento in cui si intende analizzare il rapporto tra i malati cronici e il loro rapporto con il lavoro, è necessario fare riferimento alla definizione della Labour Force Survey dell’Eurostat del 2011 fornita nell’ambito della sezione sull’occupazione delle persone disabili.
Anche questa definizione evidenzia la caratteristica della lunga durata (in inglese viene sempre utilizzata la parola longstandig) della patologia, dove lunga durata “significa che le condizioni di salute o le malattie durano almeno 6 mesi. La caratteristica comune di queste patologie è il fatto che spesso sono permanenti e richiedono un lungo e continuo periodo di supervisione, osservazione e cura (Eurostat, EU Labour Fource Survey ad hoc module on employment of disabled people, 2011)”.
Secondo l’Eurostat, per dire se una malattia può essere inserita tra queste patologie è necessario guardare l’impatto che ha sulla vita di una persona e quindi anche sul suo lavoro.
Nella Labour Force Survey dell’Eurostat sono considerate malattie croniche quelle indicate nella tabella 2.
Tabella 2 – Principali malattie croniche secondo Eurostat
CODICE | DESCRIZIONE |
1 | Problemi alle braccia o alle mani (incluse artriti e reumatismi) |
2 | Problemi alle gambe o ai piedi (si includono anche artriti e reumatismi) |
3 | Problemi alla schiena o al collo (tra cui artriti e reumatismi) |
4 | Cancro |
5 | Problemi alla pelle, tra cui reazioni allergiche e gravi deturpazioni |
6 | Problemi al cuore , alla pressione sanguigna o di circolazione |
7 | Problemi respiratori, inclusi asma e bronchite |
8 | Problemi digestivi , allo stomaco , al fegato o ai reni |
9 | Diabete |
10 | Epilessia |
11 | Gravi mal di testa , come l’emicrania |
12 | Difficoltà d’apprendimento |
13 | Ansia cronica |
14 | Depressione |
15 | Altri disturbi mentali, nervosi o emotivi |
16 | Altre patologie progressive (HIV. SLA , Morbo di Parkinson , Halzheimer) |
17 | Condizioni di salute o malattie che non sono di lunga durata |
Fonte: Eurostat, EU Labour Fource Survey ad hoc module on employment of disabled people, 2011
Nel contesto occupazionale, spesso, il concetto di “malattia cronica” viene strettamente collegato a quello di disabilità, come nel caso dell’Eurostat (dato il titolo del modulo specifico che tratta di malattie croniche),
La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità considera disabili “coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri (Art. 1, comma 2, Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità http://www.governo.it/backoffice/allegati/42085-5202.pdf (versione in italiano)”. Pertanto, la disabilità non è il disturbo medico in sé, ma la difficoltà di partecipazione che deriva da determinate condizioni di salute. In ambito lavorativo, pertanto, la disabilità è il risultato dell’interazione tra le condizioni mediche croniche e le condizioni di lavoro. La disabilità può essere permanente o temporanea e può determinare una totale o parziale inabilità al lavoro.
Nella maggior parte dei paesi Europei presi in considerazione, la definizione legale di disabilità include anche le malattie a lungo termine e altre condizioni di salute (fisiche o mentali) che ostacolano lo svolgimento di attività lavorative semplici.
Tabella 3 – Definizione di malattia cronica all’interno di un contesto occupazionale
STATO | DEFINIZIONE |
Austria | Non esiste una precisa definizione di malattie croniche in contesto occupazionale, solitamente sono però incluse tra le malattie professionali |
Belgio | Secondo i servizi e le istituzioni della Previdenza Sociale, la malattia cronica è “una malattia di lunga durata a causa della quale si è inabile al lavoro”. Le malattie croniche sono dunque viste come disabilità lavorativa, e il termine “cronica” dipende dalla durata di tale patologia. La disabilità non è il disturbo medico o funzionale in quanto tale, ma il problema di partecipazione risultante |
Cipro | All’interno del Social Insurance scheme, viene definito “inabile al lavoro” ogni persona che a causa di una malattia specifica o una disabilità fisica o mentale non è occupabile nell’attività lavorativa normalmente svolta |
Croazia | Il significato di malattia cronica è strettamente collegato alla disabilità. Secondo una definizione fornita dalla Legge sulla riabilitazione professionale e l’occupazione delle persone con disabilità (OG 143/02, 43/05), una persona con disabilità è chiunque abbia una menomazione fisica, sensoriale o mentale, che si traduce in una permanente, o di almeno 12 mesi, ridotta capacità a soddisfare le esigenze della vita quotidiana |
Danimarca | Il Consiglio Nazionale di Salute Danese definisce come malattie croniche quelle malattie che sono ricorrenti o hanno una prognosi di lungo termine. Nel contesto occupazionale sono equiparate alla disabilità |
Estonia | Le linee guida del Regolamento per determinare l’inabilità al lavoro indicano che la misura della inabilità dipende dalla diagnosi medica. L’inabilità può dipendere da malattie croniche o perdita di una funzionalità o struttura corporea |
Finlandia | All’interno del Finnish National Work and Health Survey, quando si parla di malattia di lunga durata si intende una malattia, diagnosticata da un medico, con una durata di almeno 3 mesi e che interferisce con l’attività lavorativa |
Germania | Secondo le linee guide per la definizione delle malattie croniche del G-BA (Comitato congiunto dell’Organizzazione dei medici, dentisti, psicoterapeuti, ospedali e assicurazioni sanitarie), una malattia si definisce cronica se richiede un trattamento almeno una volta ogni tre mesi per almeno 1 anno. Criteri aggiuntivi sono: il fatto che la malattia cronica determini una disabilità di almeno il 60% oppure la riduzione del 60% dell’occupabilità della persona |
Grecia | Viene adottata la definizione data dallo WHO. Oltre a questa, secondo la legislazione greca anche i disabili vengono considerati come persone affette da patologie croniche che hanno diritto a un trattamento speciale. Anche le malattie professionali e infettive possono rientrare tra le malattie croniche |
Irlanda | La Health Service Executive (HSE) definisce “malattie croniche” come quelle patologie di lungo termine che possono essere trattate ma non curate. Inoltre, l’HSE aggiunge altre caratteristiche di queste malattie, tra cui vi è il lungo termine persistente che deteriora la vita quotidiana (anche il lavoro). L’Employment Equality Act 1998-2011 include la malattia cronica nella definizione di disabilità |
Italia | Il rapporto del 2013 “Limitazioni Nello svolgimento dell’attività lavorativa delle persone con Problemi di salute”, effettuato dall’Istat, riassume i risultati riportati dal LFS nel modulo sulla Salute e Occupazione e definisce le malattie croniche come patologie che generano problemi permanenti o di lunga durata che richiedono lunghi periodi di controllo |
Lettonia | Secondo la DG UE of Heath and Consumers le malattie croniche sono malattie di lunga durata che si sviluppano lentamente. Nella pratica, malattia cronica è intesa come malattia di lunga durata o il disturbo di salute che non può essere evitato con un intervento chirurgico semplice o con breve ciclo di trattamento medico. L’invalidità professionale e la disabilità è spesso collegata a queste malattie |
Malta | Di malattie croniche, anche se non espressamente, se ne parla nella documentazione sulla sanità pubblica delle malattie non trasmissibili e nella regolamentazione sulla disabilità, in entrambi riferito a contesti occupazionali. Si fa speciale riferimento agli infortuni sul lavoro che possono dare luogo a una malattia cronica |
Olanda | Non vi è una vera e propria definizione di malattia cronica, tuttavia vi sono diverse leggi e atti che tutelano i malati cronici, ma non si specifica quale malattie rientrano in questa categoria |
Norvegia | Secondo The Norwegian Labour and Welfare Services (NAV), Statistics Norway (SSB), il termine malattia cronica si riferisce spesso alle malattie che non se ne vanno senza una cura, o malattie che derivano dal trattamento di patologie acute |
Polonia | Le Legge del 1997 sulla riabilitazione sociale e professionale e sull’occupazione delle persone con disabilità si riferisce a persone, che hanno almeno 16 anni, con un certificato che attesti la disabilità o inabilità al lavoro come conseguenza di un grande numero di possibili malattie di lunga durata o difficoltà nello svolgere attività semplici |
Portogallo | Secondo l’Ordine 861/99 del 18 settembre 1999, il termine malattie croniche si riferisce a “malattie a lungo termine con diversi aspetti, sintomi graduali e possibile evoluzione invalidante. La situazione clinica del paziente deve essere inserita nel contesto di famiglia, scolastico e lavorativo” |
Repubblica Ceca | Secondo l’Antidiscriminatory Act si considera che una persona è affetta da disabilità solo se si prevede durerà per un lungo termine o almeno un anno |
Romania | Le malattie croniche sono definite come afflizioni che causano problemi di salute per un lungo periodo di tempo (almeno 6 mesi); la loro caratteristica principale è che sono permanenti e richiedono sorveglianza e trattamento per un lungo periodo di tempo. La fonte della definizione è l’inchiesta sull’Occupazione delle persone disabili, realizzata dall’Istituto Nazionale di Statistica (INS) |
Slovenia | Secondo la Società Farmaceutica Slovena sono malattie croniche quelle che richiedono cure mediche a lungo termine o per tutta la vita |
Spagna | L’INE (Istituto Nazionale di Statistica), definisce le malattie croniche come malattie a lungo termine, con una durata di almeno 6 mesi |
Svezia | Non esiste una definizione precisa di malattie croniche. In generale, in diversi studi, le persone con malattie croniche sono identificate con i malati a lungo termine o con le persone con disabilità |
Ungheria | Secondo l’Istituto Nazionale per la Salute (Developme, Országos Egészségfejlesztési Intézet) le malattie croniche sono quelle non contagiose, di lunga durata, che richiedono assistenza permanente, deteriorano in modo consistente la qualità della vita e si accompagnano in genere ad altre malattie |
Fonti: Cipro -“Social Insurance Scheme”, Estonia -“Regulation of the Minister of Social Affair for determining incapacity for work”, Polonia – “Act of 27 April 1997”, Germania – “Federal Joint Committee”, Finlandia – “Finnish National Work and Health Survey”, Ungheria – “Survey on people with disabilities in the labour market 2011”, Portogallo – “Order 861/99 of 18 september 1999”.
Martina Davoli
Studentessa Economia aziendale
Università̀ degli Studi di Modena e Reggio Emilia
@DavoliMartina