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Definizione
Per welfare bilaterale si intende il welfare sviluppato dalla contrattazione collettiva nazionale o di secondo livello, nell’ambito di un sistema strutturato di enti e fondi bilaterali che erogano i servizi e le prestazioni negoziati. Questo consente di classificarlo all’interno della categoria del welfare contrattuale o negoziale.
Di cosa parliamo
Mentre il welfare aziendale tende ancora a concentrarsi nelle imprese di dimensioni medio-grandi attive nei settori economici tradizionalmente più forti, il welfare bilaterale si sta rivelando un’ottima strada per l’offerta di protezione sociale a tutela dei lavoratori impiegati in settori produttivi più frammentati e deboli. Per questo negli ultimi anni, è cresciuta l’attenzione verso il ruolo che i diversi strumenti della bilateralità possono giocare nella costruzione di forme di welfare integrativo.
Le esperienze bilaterali hanno delle caratteristiche peculiari: da un lato, possono essere collocate nel più vasto campo del «welfare contrattuale», dall’altro, il welfare bilaterale condivide numerosi tratti tipici delle forme di mutualismo.
Ma è lo stretto legame con il territorio di riferimento a rendere la bilateralità una componente promettente nella costruzione di un secondo welfare che valorizzi il contesto locale, adattando l’offerta di welfare alle specifiche esigenze territoriali.
In particolare, i sistemi bilaterali che presentano una forte radicamento territoriale ed offrono un secondo welfare integrato a livello subnazionale sono quelli legati ai settori dell’edilizia, dell’agricoltura, dell’artigianato, del terziario (distribuzione e servizi) e del turismo.
Per quanto riguarda gli ambiti di intervento dei sistemi bilaterali, caratterizzati negli ultimi anni da un progressivo allargamento, è opportuno citare la previdenza complementare, la mutualizzazione di obblighi retributivi derivanti dal contratto di lavoro (come ferie e tredicesima), la gestione di provvidenze nei campi dell’assistenza sociale e sanitari anche se i più diffusi strumenti di welfare bilaterale, nonostante la loro eterogeneità, sono perlopiù legati all’assistenza sanitaria e alle forme di conciliazione, a sostegno della famiglia.
Particolarmente interessante, infine, il crescente dialogo tra bilateralità e welfare aziendale: sono sempre di più, infatti, gli enti bilaterali che scelgono di proporre ai lavoratori delle vere e proprie piattaforme di welfare, similari a quelle a disposizione dei dipendenti delle imprese medio-grandi.
Il welfare bilaterale nella contrattazione collettiva
All’interno della contrattazione collettiva sono presenti sempre più riferimenti alla bilateralità, come strumento per l’erogazione di prestazioni di welfare volte ad implementare il trattamento economico e normativo del lavoratore. In molti accordi, l’importanza della bilateralità è sottolineata dal fatto che la non adesione agli istituti bilaterali istituiti contrattualmente non esonera le imprese dal pagamento di una cifra forfettaria in alternativa al contributo per il fondo o ente bilaterale.
Il welfare bilaterale è regolato tanto dalla contrattazione nazionale quanto da quella di secondo livello.
Riferimenti normativi
– Art.2, comma 1 lett. h) del d.lgs.276/2003
Circolare del Ministero del Lavoro
– Circolare n.43 del 15 dicembre 2010
Riferimenti bibliografici
– AA.VV., Gli enti bilaterali in Italia, Primo Rapporto Nazionale 2013;
– M. Lai, Appunti sulla bilateralità, in Diritto delle Relazioni Industriali, n. 4/2006, Milano;
– M. Marocco, Il ruolo della bilateralità e le prospettive del welfare negoziale, Adapt, 2009;
– F. Razetti, Il welfare nelle aziende artigiane: il ruolo della bilateralità, in Quaderni di ricerca sull’artigianato, n. 1/2017;
– F. Razetti, Welfare bilaterale e secondo welfare: prime considerazioni a partire dalle esperienze regionali nel comparto artigiano, in Politiche Sociali, n. 1/2017;
– T. Treu, Introduzione al welfare aziendale, WP.IT – 297/2016.
Per una analisi empirica della contrattazione collettiva
– AAVV., La contrattazione collettiva in Italia, III Rapporto Adapt, Adapt University Press, 2016
Scuola di dottorato in Formazione della persona e mercato del lavoro
Università degli Studi di Bergamo – ADAPT