C’è l’accordo tra la Fiat e la Fiom per il rientro di tutti e 19 i delegati dei metalmeccanici Cgil a Pomigliano. Ad annunciare l’esito della trattativa è il segretario generale, Maurizio Landini,
soddisfatto per in conferenza stampa per un traguardo «importante e positivo: consideriamo risolto e concluso il contenzioso giudiziario».
Il reinserimento al lavoro avverrà nelle prossime settimane e si concluderà i primi di settembre. «Per quanto ci riguarda vogliamo aprire un nuovo capitolo delle relazioni industriali in tutto il gruppo Fiat e superare le discriminazione che ancora sussistono visto che ci sono tavoli separati», ha aggiunto Landini che chiede ora a Fim e Uilm assemblee unitarie e la rielezione generalizzata delle rappresentanze sindacali.
Passando ad un altro fronte, sono però «inaccettabili» per il numero uno della Fiom gli aumenti proposti per il rinnovo del contratto. «Al di là del fatto che Fiat ha offerto solo 15 euro lordi al mese di una tantum», ha spiegato Landini, «il salario Fiat è già ora più basso di quello del contratto nazionale». Anche il nodo dei salari sarà dunque messo al centro di assemblee unitarie insieme al resto.
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Fiat, ok al rientro dei delegati Fiom di Pomigliano