“Dieci anni fa moriva Gino Giugni: da grande giurista quale fu, diede dignità scientifica al diritto del lavoro e, da collaboratore dei ministri Brodolini e Donat Cattin, legò indissolubilmente il suo nome allo Statuto dei lavoratori del 1970“. Lo ricorda il giuslavorista Giuliano Cazzola che con Giugni lavorò e di cui fu amico.
“Giugni -scrive Cazzola su firstonline- seppe imprimere una svolta al diritto del lavoro, conferendo dignità scientifica al diritto sindacale, prima di allora confinato nella terra di nessuno del de jure condendo…
Continua a leggere su Adnkronos