La nascita dell’Osservatorio di Diritto e Economia della Previdenza deriva da alcuni scambi avuti con Michele Tiraboschi tra ottobre e novembre 2014.
Le idee di fondo tre, corrispondenti anche ai tre obiettivi che Odep si prefigge:
– dare completezza multidisciplinare alle analisi sul welfare system;
– adottare una prospettiva il più possibile integrata, capace di tenere assieme tutte le componenti del welfare, dagli istituti propri del mondo del lavoro, alle pensioni, alla sanità, agli istituti per famiglia, minori e diversamente abili, alla scuola, etc.;
– condurre analisi comparativa, sia interna (per le prestazioni su cui Regioni e enti locali hanno possibilità decisionali) sia, soprattutto, internazionale, alla ricerca di best practice che possano supportare proposte di riformiste.
Si tratta di tre obiettivi interrelati. L’approccio multidisciplinare vale non solo per tenere assieme la sfera del Diritto e quella dell’Economia, ma anche per unire competenze riguardanti le diverse aree del welfare system, coordinandole per costruire una visione di insieme. Dal canto suo, l’analisi comparativa – tanto più se a livello internazionale – non può prescindere dal lavoro di squadra di giuristi ed economisti, per studiare esperienze e fattispecie funzionanti in contesti istituzionali e giuridici diversi, e valutarne la replicabilità altrove.
In un gruppo – quello ADAPT – già sviluppato e affermato per l’analisi del mondo del lavoro, delle sue problematiche e dei suoi istituti “welfaristi”, Odep vorrebbe portare lo stimolo ad allargare gli studi agli altri capitoli del welfare. È ormai chiaro, infatti, che solo una visione ampia, di un nuovo equilibrio strutturale valido per il medio-lungo periodo, può guidare l’azione di riforma, sollevandola da incertezze, ripensamenti e short-terminism in cui spesso si perde. ADAPT, inoltre, ha il suo punto di forza nell’analisi giuridico-istituzionale, e su questa base, che può già vantare un quindicennio di esperienza, Odep vorrebbe provare a innestare considerazioni di tipo più economico-finanziario.
L’approccio comprehensive è necessario anche per ragioni di bilancio. In tutti i Paesi occidentali, sotto le pressioni dell’invecchiamento della popolazione e della tendenziale caduta della produttività, il problema di coordinare adeguatezza e sostenibilità finanziaria delle prestazioni ha assunto toni di urgenza. Questo obbliga a tante scelte che sinora, in momenti di crescita più sostenuta e popolazione più giovane, sono rimaste in secondo piano:
– controllare la compatibilità delle risorse dedicate all’aggregato di tutto il welfare system;
– migliorare il disegno dei vari istituti soprattutto per quanto concerne le loro microfondazioni;
– approfondire sostituibilità e complementarietà delle prestazioni (si pensi, per fare un esempio, alle pensioni e al sostegno monetario ai non autosufficienti in età avanzata);
– allineare il più possibile le tutele welfariste agli incentivi individuali alla formazione, al lavoro e alla produttività;
– studiare assetti di finanziamento multipilastro, bilanciati nel ricorso al pay-as-you-go (la ripartizione) e all’accumulazione sui mercati;
– valutare l’applicazione di schemi di selettività (dall’universalismo assoluto a quello selettivo).
Su tutte questa tematiche Odep sarà attivo, in primo luogo raccogliendo documentazione e analisi da sistematizzare e rendere disponibili al pubblico, poi sviluppando anche lavori propri e originali, anche mettendo a frutto i rapporti interni con ADAPT e con Reforming, un altro portale web da me curato che ospita interventi su tematiche economico-sociali.
Con Odep si tenta di gettare un seme, questa è la maniera migliore di guardare a questa iniziativa. In un contesto – come ADAPT – fertile, pieno di professionalità mature e di giovani, collegato all’accademia, attivo su scala europea e internazionale, si spera che l’iniziativa faccia frutti e migliori la presenza e l’incisività di ADAPT nel dibattito di politica economica.
Nicola C. Salerno
Responsabile Osservatorio