L’idea di un salario minimo anche per l’Italia ha fatto capolino la scorsa settimana, quando il viceministro dell’Economia Enrico Morando, a Cernobbio, l’ha messa sul tavolo al workshop Ambrosetti. Una piccola apertura, dopo che il Governo tedesco ha deciso di introdurre la paga minima per legge a partire dal 1° gennaio 2015. Ora in Europa sono 21 gli Stati che possono contare sulla retribuzione minima legale. Rimangono fuori: Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia e Svezia. E l’Italia.
Il lato oscuro del salario minimo: tre regole per evitare stipendi più bassi e lavoro nero