La crisi causata dalla pandemia è una “crisi di genere”: perché? E quali sono i problemi strutturali dell’occupazione femminile in Italia?
Da quando la crisi innescata dalla pandemia da coronavirus ha iniziato ad essere misurata e quantificata, in certi contesti anglofoni si è cominciato a usare la parola Shecession, unione di “she” e “recession”, per indicare come siano state le donne ad averne subito (e a subirne tuttora) in modo prevalente gli effetti sociali ed economici. Si è parlato anche di “crisi di genere”, e nel mezzo della prima ondata, l’OCSE ha utilizzato l’espressione “donne su tutti i fronti”.
Ci sono molti studi e ricerche che hanno mostrato come la Shecession sia una questione globale, ma in Italia la notizia ha ricevuto una certa attenzione soprattutto nelle ultime settimane, dopo la pubblicazione dei dati dell’ISTAT sul lavoro delle donne. I numeri, riferiti al mese di dicembre 2020, sono eclatanti e hanno occupato per qualche giorno le pagine dei giornali, ma non sono nuovi.
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