Bollettino ADAPT 16 gennaio 2023, n. 2
Riemerge periodicamente la proposta di detassare gli incrementi retributivi disposti dai contratti nazionali giustificandola anche con l’obiettivo di agevolarne la definizione. Invero, alcuni negoziati sono da tempo bloccati dalla crescente inadeguatezza della dimensione nazionale a comprendere in una cifra le diverse realtà aziendali e territoriali. Un provvedimento congiunturale che ne ridimensionasse o azzerasse la tassazione sarebbe solo un palliativo che lascerebbe insoddisfatte entrambe le parti.
In aggiunta, concorrerebbe a penalizzare gli accordi nelle imprese e nei territori il cui sviluppo dovrebbe invece essere sostenuto da un marcato vantaggio strutturale della tassazione di ogni incremento retributivo derivante da maggiore efficienza, professionalità, scomodità (lavoro notturno, festivo, straordinario). L’aliquota del 5% recentemente introdotta sarebbe infatti idonea se si applicasse automaticamente agli aumenti retributivi di prossimità ma la relativa disciplina è contorta e ineffettiva. Si pretendono accordi in congruo anticipo rispetto al momento di verifica dei risultati, che a loro volta dovrebbero essere imprevedibili e incrementali rispetto all’anno precedente.
In questo modo si è alimentata la tesi dei “centralisti”, secondo i quali pochi lavoratori sono tutelati dagli accordi aziendali. Oltre a diffondere queste intese attraverso la tassazione agevolata, strutturale e automatica, le parti dovrebbero rivalutare i contratti territoriali in modo da comprendere le piccole imprese. Certo, non ha senso parlare di produttività media in una data area geografica e meno ancora nella dimensione nazionale. Ma, almeno, nei diversi territori le parti possono tenere conto delle differenti diseconomie esterne che gravano sulle imprese riducendone le possibilità di efficienza competitiva così da individuare in conseguenza gli incrementi retributivi sostenibili. La regola della prevalenza del contratto più prossimo completerebbe il modello.
Concludendo, servono norme strutturali e non congiunturali con sensibili differenziali fiscali in favore dei salari decisi in prossimità.
Maurizio Sacconi
Chairman ADAPT Steering Committee
@MaurizioSaccon