Bollettino ADAPT 5 marzo 2019, n. 9
Entrati nel mese di marzo, ci avviciniamo agli eventi che da diciassette anni ricordano con il sacrificio di Marco Biagi le molte intuizioni che ne hanno fatto un raro giurista del lavoro aperto alla modernità e lontano dai frequenti approcci ideologici. In particolare, le associazioni ADAPT e Amici di Marco Biagi presenteranno nel prossimo 14 marzo a Roma presso la Sala Capitolare del Senato un Rapporto su La salute della persona nelle relazioni di lavoro, redatto attraverso la collaborazione con la società scientifica di medicina del lavoro (SIML). Non uno studio sulla sola salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che pure merita approfondimenti in relazione ai grandi cambiamenti indotti dal salto tecnologico come il lavoro “agile”, ma una prima disamina delle molte opportunità che le relazioni di lavoro offrono per la salute delle persone e dei molti problemi irrisolti per coloro che, al di fuori del servizio sanitario nazionale, prestano attività di cura.
La premessa di questa ricerca è nella doverosa considerazione, propria di Marco Biagi, del lavoratore come persona i cui bisogni meritano di essere sempre integralmente considerati. A partire dalla sua condizione di cittadino che deve essere tutelato dall’impatto ambientale delle produzioni secondo criteri certi e certamente applicati. D’altronde i differenziali di vita analizzati non derivano solo dalla prestazione lavorativa in sé ma anche dagli stili comportamentali che quella può indurre oltre l’orario di attività.
Lo stesso rapporto di lavoro non può peraltro ridursi al mero scambio tra prestazione e remunerazione perché investe un complesso di relazioni tra persone. Il documento ipotizza in conseguenza che, in presenza di malattie oncologiche, ingravescenti o croniche, la vita lavorativa possa continuare in quanto utile allo stesso percorso terapeutico. Vi si considera inoltre la sorveglianza sanitaria, che ogni anno riguarda oltre dieci milioni di lavoratori, affinché non si limiti ai formali adempimenti di legge ma costituisca opportunità per rafforzare le scelte prevenzionistiche a tutto campo, dagli screening agli stili di vita. Sono analizzati i contratti collettivi di ogni livello che potenziano il diritto del lavoratore a prestazioni integrative in materia di sanità e di assistenza attraverso fondi dedicati. E, infine, per quanto riguarda i prestatori di cura volontari e professionali si evidenziano soprattutto i profili della formazione e delle tutele anche al fine di produrre un mercato in cui domanda e offerta si incontrino efficientemente. Da quell’ormai lontano marzo del 2002 Marco Biagi viene così persistentemente evocato quale fonte inesauribile di soluzioni e di progetti dedicati alla vita buona di ciascuna persona, di tutte le persone.
Maurizio Sacconi
Chairman ADAPT Steering Committee
@MaurizioSacconi