Bollettino ADAPT 19 dicembre 2022, n. 44
L’anno che verrà si presenta carico di incognite per l’economia e il lavoro. Il contrasto delle pressioni inflazionistiche accentuerà il costo del denaro e la necessità di un più rigoroso controllo della finanza pubblica. Il che significherà da un lato, per le imprese, una maggiore apertura al capitale di rischio da attrarre con progetti innovativi. E dall’altro, per i decisori pubblici, il dovere di agire sulla regolazione che non costa e sulla selezione della spesa, PNRR incluso.
Per quanto riguarda il lavoro, approvata la legge di bilancio, la prima sfida sarà rappresentata da una tempestiva e massiva azione di ricollocamento dei percettori del reddito di cittadinanza cambiando radicalmente le politiche attive dei precedenti governi. Sarà necessario dismettere il vecchio armamentario burocratico affidato ai centri per l’impiego uniformandone l’attività a quella degli altri intermediari privati e privato sociali. Le risorse dovrebbero essere concentrate su assegni di ricollocamento proporzionali al grado di “svantaggio” dei lavoratori ed erogati in base al risultato di una occupazione adeguata. Contemporaneamente sarà possibile, con una maggioranza più larga di quella che sostiene il governo, ridisegnare i sussidi articolandoli nel reddito di inclusione e nella indennità di disoccupazione.
La complessità della crescita economica dovrebbe poi, finalmente, aprire una nuova strada per la definizione delle dinamiche retributive. Lo spostamento della contrattazione in prossimità per periodiche certificazioni delle competenze in luogo degli inquadramenti, premi collegati alla produttività, solide indennità per la scomodità delle prestazioni notturne e festive, richiede una normativa semplice e automatica per la fruizione della detassazione al 5% dei relativi redditi. Le disposizioni vigenti sono praticamente impossibili.
Si evidenzia infine la sfida educativa e formativa pesantemente condizionata dalle resistenze corporative al cambiamento. In particolare, i decreti attuativi della riforma degli ITS, la semplificazione dell’apprendistato duale, il rilancio di tutte le modalità di integrazione tra apprendimento teorico e pratico, il superamento della formazione a catalogo, la verifica dei fondi interprofessionali ed altro ancora rappresenteranno un banco di prova per decisori istituzionali e organizzazioni di rappresentanza. Vedremo se sarà effettiva la tanto conclamata centralità della persona.
Insomma, le difficoltà potrebbero incoraggiare le discontinuità.
Maurizio Sacconi
Chairman ADAPT Steering Committee
@MaurizioSaccon