Il mio canto libero – Una agenda prepolitica per costruire un futuro di …. valori

Bollettino ADAPT 7 marzo 2022, n. 9
 

L’incontro tra il Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin e la rete di associazioni da tempo impegnate per la promozione della antropologia naturale, che si svolgerà a Roma nei prossimi giorni, assume un particolare significato per l’impegno del laicato cattolico. In quella occasione sarà presentata una agenda pre-politica contenente analisi e proposte rispetto ai grandi temi nazionali con l’ambizione di superare la tradizionale separazione tra progressisti e conservatori di ispirazione cristiana. Secondo l’opinione corrente i primi sarebbero dediti alle politiche di inclusione sociale e i secondi alla difesa dei cosiddetti principi non negoziabili.

 

L’agenda vuole invece dimostrare la inevitabile connessione tra le due dimensioni e come tale viene proposta all’insieme dei partiti affinché superino ogni cinico tatticismo e innalzino la qualità della loro azione pubblica. In particolare, si afferma che senso della vita e vitalità demografica, economica e sociale non possono che alimentarsi reciprocamente. Non sarebbe infatti praticabile uno sviluppo integrale in un contesto di manipolazione della vita nascente, di rifiuto dell’identità di genere, di negazione del ruolo della famiglia naturale orientata alla procreazione, di limitazione della libertà educativa, di scarto delle fragilità umane. Lo stesso senso del lavoro, espressione del potenziale di ciascuna persona, si oppone ad ogni forma di nichilismo. Così come la funzione sussidiaria dei corpi intermedi si afferma solo in un contesto che riconosce la naturale attitudine alla socialità della persona umana. Se prevale invece la visione dell’individuo isolato e titolare di infiniti desideri che si fanno diritti, è facile che si determini una ripresa dello Stato pesante che sostituisce la vitalità sociale. Tutto si tiene per cui non ci si stupisca se le rappresentanze di interessi vengono ridotte a enti parastatali e se la stessa contrattazione collettiva si conferma centralizzata e omologante tutti i lavori proprio nel momento in cui i nuovi paradigmi tecnologici, con la fine del fordismo, propongono l’originalità di ogni lavoratore e di ogni impresa sollecitando regole adattive e prossime.

 

Nell’agenda si auspica il chiarimento di molti contenuti del PNRR che è stato redatto con approccio ideologico e senza consultazioni sociali nella fase che ha preceduto l’attuale governo. Non a caso la sussidiarietà, ora riconosciuta come criterio costituzionale, risulta assente in molti dei programmi di spesa come nel caso dell’investimento esclusivo nei centri per l’impiego per accompagnare i lavoratori nelle transizioni continue dei nuovi mercati del lavoro. Come le attività educative dovranno essere plurali per garantire alle persone quella formazione morale che è necessaria per sostenere il rapporto con le macchine intelligenti evitando ogni fuga dalla responsabilità in favore degli algoritmi. Mai come ora il cuore antico dei principi e valori della tradizione può aiutarci a costruire il futuro.

 
Maurizio Sacconi
Chairman ADAPT Steering Committee
@MaurizioSacconi

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