Il ruolo delle associazioni datoriali nella governance dei flussi migratori
Bollettino ADAPT 24 febbraio 2025, n. 8
Il sistema dei flussi per la gestione dell’immigrazione, connessa al mercato del lavoro, è da tempo sotto osservazione a causa di diverse criticità e della complessiva difficoltà nel supportare un incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Tutto questo non è una novità e tanti dati, per l’ultimo il recente monitoraggio della campagna Ero Straniero, lo confermano. Tuttavia, proprio da questo rapporto, emergono elementi interessanti sul ruolo delle associazioni datoriali come facilitatori dell’inserimento lavorativo, che meritano di essere approfonditi.
In generale, le domande presentate durante i click days (fino allo scorso anno) superano di molto le quote disponibili. Nel 2024, ad esempio, sono state inoltrate 679.953 domande a fronte di 146.850 quote previste. Tuttavia, il report mostra un forte gap tra domande presentate e procedure concluse. Nel 2024, delle 146.850 quote previste, ne sono state assegnate 119.890, ma i nullaosta rilasciati sono stati solo 83.570 (69,7% delle quote assegnate e 56,9% delle quote previste). Inoltre, i visti rilasciati sono stati 24.151, pari al 28,9% dei nullaosta concessi, mentre i permessi di soggiorno richiesti sono stati appena 9.331, ossia il 38,6% dei visti rilasciati e solo il 7,8% delle quote assegnate.
Un ruolo significativo nell’inserimento dei lavoratori migranti lo svolgono quindi le associazioni datoriali. Dal 2022, infatti, una quota di domande per lavoro stagionale in agricoltura (e dal 2023 anche nel turismo) è stata riservata alle associazioni, che godono di una corsia preferenziale per accedere alla procedura. Nel 2024, sono stati richiesti 5.518 permessi su 43.424 quote disponibili, con un tasso di efficacia del 12,7% (superiore al tasso di efficacia del 7,8% relativo alla procedura ordinaria). Complessivamente, il 59,1% dei contratti di soggiorno firmati proviene da domande presentate tramite le associazioni.
A tal proposito, il lavoro stagionale si conferma il principale ambito di mediazione delle associazioni datoriali. Su 5.650 contratti firmati in prefettura, 4.775 (84,5%) sono stati richiesti con il supporto delle associazioni. Solo nel click day di marzo 2024, circa il 60% dei permessi richiesti (6.138 su 10.297) riguarda proprio il lavoro stagionale.
Analizzando i settori specifici, il contributo delle associazioni è ancora più evidente in agricoltura: l’86% dei permessi richiesti riguarda questo settore e oltre il 90% di essi (4.769 su 5.267) è stato convertito in contratti di soggiorno; e nel turismo, che copre il restante 14% dei permessi richiesti, con una conversione in contratti del 46,2%.
Le associazioni datoriali hanno avuto un ruolo rilevante anche nel settore non stagionale, in particolare nell’assistenza alla persona (lavoro domestico e sociosanitario). Nel dettaglio, il 95% dei contratti firmati (1.377 su 1.448) riguarda il lavoro domestico, mentre solo 71 contratti rientrano nel settore sociosanitario. Le associazioni hanno facilitato la sottoscrizione di 326 contratti su 1.377 nel settore domestico (oltre il 23%) e di 20 contratti su 71 nell’assistenza sociosanitaria.
Nonostante l’alto numero di richieste non andate a buon fine (68%), i dati suggeriscono che le associazioni datoriali sono un attore centrale per diversi motivi. Innanzitutto, i datori di lavoro trovano la procedura dei click days complessa a causa del linguaggio tecnico e delle nuove disposizioni online, ostacoli spesso superati grazie al supporto delle associazioni di categoria. Inoltre, gli intervistati sostengono che i rapporti di lavoro mediati da esse hanno maggiori possibilità di successo rispetto alla procedura ordinaria, grazie all’eliminazione del passaggio dei nullaosta, sostituito da un contratto di soggiorno.
Più in generale, le associazioni facilitano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro migrante creando sportelli informativi per i datori e formulando richieste specifiche di lavoratori extra-comunitari (nell’ambito della definizione dei flussi) per conto delle imprese associate. Considerando sia il ruolo cruciale delle associazioni datoriali, sia le esigenze del mercato del lavoro italiano, caratterizzato da una forte richiesta di braccianti agricoli e personale domestico, appare quindi evidente la necessità di potenziare il coinvolgimento delle parti sociali nel sistema di incontro tra domanda e offerta.
Alessandra Della Vecchia
Apprendista di Ricerca ADAPT
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