Superare il concetto dell’orario e del luogo di lavoro in previsione di nuovi modelli più compatibili con l’economia digitale; cambiare le modalità di retribuzione, ma anche migliorare professionalità e competenze con lo sviluppo dell’apprendistato; il rilancio dell’alternanza scuola-lavoro; la promozione degli studi STEM; il rafforzamento dell’impegno sugli ITS. Sono queste alcune delle idee lanciate dal “Nuovo Libro Bianco sul Futuro del lavoro”, la pubblicazione con cui Assolombarda e ADAPT, l’Associazione fondata da Marco Biagi per gli studi sul diritto del lavoro e le relazioni industriali, presentano la loro visione per il lavoro nel 2030.
Il lavoro: come sarà e come vorremmo che fosse
“L’analisi dello scenario ha portato ad individuare come macro aree di attenzione e cambiamento – sottolinea il Presidente di Assolombarda Carlo Bonomi nell’introduzione – le nuove tecnologie e il loro impatto su occupazione e organizzazione del lavoro, i fattori demografici quali il prolungamento dell’aspettativa di vita e la loro correlazione al tema della sostenibilità del sistema di welfare, le nuove dinamiche territoriali legate a globalizzazione e digitalizzazione, il tema della formazione e delle nuove competenze e la rappresentanza…
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