Jobs Act, “non bisogna aver paura dei referendum ma di chi non vuole che i cittadini si esprimano”

Circolano vari tentativi di ridimensionare la portata e il significato dei referendum sul Jobs Act promossi dalla Cgil. In alcuni casi si ipotizzano modifiche della disciplina tali da consentire il superamento del quesito referendario. Così in materia di voucher. In questo caso non sarebbe da escludere la congruenza di una modifica legislativa che riportasse l’uso dei voucher alla fisionomia originaria, intesi come forma di compenso per prestazioni davvero occasionali e limitate a specifiche categorie (pensionati, studenti, disoccupati). La questione dei licenziamenti invece è più spinosa, perché la liberalizzazione dei licenziamenti ingiustificati è stata il cavallo di battaglia del Jobs Act, in nome della paradossale idea secondo cui facilitare i licenziamenti servirebbe a incrementare l’occupazione. Qui si pone una alternativa secca: o si modifica in radice la disciplina del Jobs Act, fondata sulla (misera) monetizzazione dei licenziamenti ingiustificati, oppure non c’è modo di evitare il referendum.

Da qui prendono corpo un insieme di tesi alquanto strumentali sulla (supposta) “inammissibilità” del referendum (Ichino, Sacconi, Cazzola, tra gli altri). Gli argomenti sono molteplici. Qualcuno obietta che il referendum inciderebbe sulla materia fiscale in quanto alle assunzioni con licenziamento libero introdotte dal Jobs Act è stata collegata l’incentivazione contributiva. La tesi non ha fondamento in quanto la stessa incentivazione può ben essere riferita alle assunzioni comunque effettuate anche in regime di tutela reintegratoria, salvo sostenere l’aberrante tesi secondo cui proprio la licenziabilità costituisse il fondamento della defiscalizzazione.
Altri osservano che il referendum proporrebbe una pluralità di quesiti. Anche questo argomento è infondato, dato che i quesiti, pur riferendosi a una molteplicità di fonti di disciplina, convergono unitariamente su una domanda univoca: l’abrogazione della libera licenziabilità e il ripristino della tutela reintegratoria per i licenziamenti ingiustificati…

 

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Jobs Act, “non bisogna aver paura dei referendum ma di chi non vuole che i cittadini si esprimano”
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