Si chiamano Xu Yilong e Jin Xisheng e sono destinati a passare alla storia come i primi delegati sindacali cinesi — in gergo Rsu — eletti in un’azienda anch’essa di proprietà cinese e dislocata in Italia. Tutto è avvenuto a Campi Bisenzio nel Fiorentino, a pochi chilometri da Prato, dove i dipendenti della ditta Borse&Borse si sono messi in fila e hanno scelto con voto segreto i propri rappresentanti. Gli operai hanno votato Xu Yilong e Jin Xisheng mentre gli impiegati hanno fatto confluire i loro consensi sulla collega italiana Patrizia Artale. Su 160 dipendenti 90 hanno partecipato alle operazioni di voto e all’interno di una lista di quattro candidati ne hanno premiati tre. Vale la pena indulgere sui dettagli perché raccontano meglio di ogni commento la piena accettazione da parte dell’imprenditore cinese Fu Fanghui e dei suoi dipendenti del modello sindacale italiano.
Tra le fabbriche-dormitorio
Niente di simile era mai accaduto a Campi Bisenzio e nemmeno a Prato, anzi la storia di quello che viene chiamato il distretto cinese del pronto moda è costellata di episodi tristi di sfruttamento schiavistico e fabbriche-dormitorio e persino di tragedie come quella che costò la vita nel 2013 a sette operai cinesi…
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