La Green Economy è sempre più al centro dell’attenzione, in virtù di un’evoluzione culturale e normativa, che ha spinto governi nazionali e istituzioni sovranazionali a tradurre in legge l’esigenza imprescindibile di uno sviluppo economico sostenibile.
L’idea (nasce, tra gli altri, dalla Carta della Terra 1987), che non si possa prescindere da azioni per la crescita in termini di sostenibilità e di tutela dell’ambiente, ha portato al proliferare di politiche “green”, che vedono la loro applicazione soprattutto in ambito imprenditoriale e lavorativo. Si assiste, infatti, ad un incremento crescente degli investimenti nel comparto delle tecnologie verdi. Nel 2013 la quota di nuovi impianti di energia rinnovabile ha raggiunto il 49% negli USA e oltre il 70% nella UE (EWEA, The European offshore wind industry – key trends and statistics 2013, 2014 ).
Queste nuove frontiere dei mercati creano un circolo virtuoso tra investimenti tecnologici nei settori specifici di riferimento e conseguenti ricadute nel relativo comparto del lavoro, comparto che vede, oltre ad un incremento occupazionale in termini di manodopera, anche una serie di nuove figure professionali specializzate sui temi del progresso sostenibile quali: esperti di audit ambientale, ingegneri ambientali, responsabili tecnici di impianti di trattamento rifiuti, esperti del riciclo dei rifiuti e delle raccolte differenziate, della produzione di energia alternativa, esperti in diritto ambientale.
In Europa, infatti, oltre un milione di persone lavora nel campo delle energie pulite e sono più di qualche centinaio le professioni legate alla Green Economy. In Italia, in particolare, il 23,9% delle imprese (circa 370mila, di cui 150mila industriali e quasi 220mila di servizi) negli ultimi anni, ha investito o ha previsto di investire in tecnologie e prodotti green (Unioncamere e Fondazione Symbola, Rapporto Green Italy, 2013). Anche la Puglia segue il trend nazionale e la sua posizione geografica la privilegia soprattutto nel dialogo e nella cooperazione con i Paesi del Mediterraneo.
Sulla scia di tali considerazioni, nell’ultima edizione della Fiera del Levante, sono state presentate numerose iniziative sul tema della sostenibilità, delle politiche green e delle tecnologie “verdi” e, in particolare, il progetto “Green Business Innovation” (GBI). Questo progetto, finanziato con fondi comunitari all’interno del Programma di Cooperazione Territtoriale Europea Grecia-Italia 2007-2013, vede come partner italiani due istituzioni pugliesi, la prima è Tecnopolis PST (Parco Scientifico Tecnologico), la seconda è l’ A.R.T.I (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione). L’idea è quella di diffondere in modo più possibile capillare, la cultura e le buone prassi della Green Economy partendo dalle imprese del territorio, grandi o piccole che siano.
Tecnolopolis PST, pubblicherà a breve un bando a favore delle aziende che vorranno affacciarsi al mondo “green” o che vorranno migliorare gli aspetti della propria crescita sostenibile anche in collaborazione con aziende che faranno capo al partner greco del progetto. Il bando si pone l’obiettivo di raccordare le imprese pugliesi che ne faranno richiesta con consulenti ambientali che, in senso lato, formuleranno relazioni di indirizzo in ausilio alle imprese. I costi di detta consulenza saranno a carico dell’ente.
L’A.R.T.I offrirà un’occasione alle imprese della regione Puglia mettendo in contatto, in modo selettivo, le aziende interessate a compiere azioni “green”, in particolare per l’aspetto del pakaging, con consulenti specializzati in designer ambientale interessati ad offrire il proprio contributo professionale sul ciclo vita dell’imballaggio una volta che si trasforma in rifiuto. Anche in questo caso la consulenza sarà pagata dall’ente.
Il bando di A.R.T.I. per la selezione dei consulenti e per la manifestazione di interesse da parte delle aziende, scade il 6 ottobre 2014, mentre quello di Tecnopolis PST è, come accennato, in fase di pubblicazione.
La Puglia parte dalle istituzioni per dare un segnale forte agli imprenditori perché si sentano incentivati ad effettuare investimenti economici nell’interesse dell’ambiente, della sostenibilità e del lavoro. La Green Economy, con la ricerca e l’innovazione, costituisce una delle vie percorribili per la crescita dei mercati economici e l’attenzione sulle tutele ambientali, in generale, rappresenta una buona occasione lavorativa per quanti guardano a questo comparto per un miglior posizionamento delle proprie professionalità nel mondo del lavoro.
Valentina Lo Vecchio
Master PITAGORA
ADAPT-LUM School of Management
@chivale_lo