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Bollettino ADAPT 17 febbraio 2020, n. 7
Lo scorso 4 febbraio è stato siglato l’accordo di programma tra Assosistema CONFINDUSTRIA e le organizzazioni sindacali di categoria, Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL – parti stipulanti il CCNL delle imprese del sistema industriale integrato di beni e servizi tessili e medici affini – volto a definire azioni congiunte per il contrasto alle pratiche di concorrenza sleale e dumping contrattuale.
Si tratta di fenomeni di irregolarità che nel settore della sanificazione del tessile e della sterilizzazione dello strumentario chirurgico, si stanno diffondendo sotto due diverse forme: da un lato, l’applicazione da parte di alcune aziende di contratti collettivi sottoscritti da organizzazioni sindacali e datoriali non rappresentative del settore, che hanno il solo scopo di definire trattamenti economici e normativi meno onerosi per le imprese; dall’altro, la diffusione di cooperative spurie, finalizzate alla mera acquisizione di appalti attraverso la riduzione del costo del lavoro. Il meccanismo messo in atto in entrambi i casi persegue in realtà la medesima finalità: ridurre il costo del lavoro e le tutele contrattuali, al fine di abbassare il prezzo e vincere la concorrenza con le aziende più virtuose, a scapito non solo delle condizioni di lavoro ma anche della qualità del servizio reso.
L’accordo di programma si inserisce quindi in questo scenario, facendo seguito idealmente al percorso di contrasto al dumping contrattuale già avviato da CONFINDUSTRIA e da CGIL, CISL e UIL con la stipula del cosiddetto “Patto della Fabbrica” il 9 marzo 2018. Con l’accordo del 4 febbraio, Assosistema e le organizzazioni sindacali hanno formalizzato l’impegno a mettere in campo una serie di azioni congiunte, che potranno essere aggiornate o integrate sulla base delle dinamiche distorsive che potrebbero, di volta in volta, colpire le imprese del settore. Nello specifico, le parti si impegnano a vigilare, con il supporto delle rispettive strutture territoriali, sull’applicazione delle norme contrattuali e a definire, a sostegno di questa attività di monitoraggio, specifiche linee guida per l’individuazione dei fenomeni di concorrenza sleale, da distribuire a livello locale e presso le aziende del settore. Nelle successive fasi, le parti intendono avvalersi del contributo dell’Ente Bilaterale Lavanderie Industriali (EBLI) sia per la realizzazione di una campagna nazionale per la legalità che per l’istituzione di un “Osservatorio Nazionale sulla Legalità”. Nell’ambito di questo Osservatorio, si perseguiranno prevalentemente i seguenti obiettivi:
- promuovere la cultura della legalità, della sicurezza sui luoghi di lavoro, della responsabilità e della funzione sociale dell’impresa coinvolgendo ogni soggetto interessato; a tale scopo, potranno essere organizzati eventi e giornate formative, volte a sensibilizzare aziende e lavoratori sugli attuali adempimenti obbligatori, sia legislativi che contrattuali, mettendo in luce i comportamenti di concorrenza sleale e i relativi effetti sul sistema.
- promuovere strumenti utili all’individuazione di possibili fenomeni di irregolarità, anche attraverso l’esame congiunto di documenti pubblici relativi agli appalti stipulati; a tale scopo, si potranno analizzare e selezionare alcuni indicatori che prendano in esame, a titolo esemplificativo, il rapporto tra il costo del personale (o il costo dei servizi) e i ricavi aziendali. L’abbassamento di questi indicatori sotto una certa soglia potrebbe infatti costituire un primo indizio di elusione legislativa o contrattuale. Le parti intendono affidare l’elaborazione dei dati ad un soggetto esterno, che possa assicurare la terzietà della operazione. Solo successivamente i dati saranno trasmessi all’Osservatorio per una loro valutazione, il cui esito potrà essere reso noto agli uffici dell’Ispettorato del Lavoro. In questi casi, non si tratterà di una denuncia diretta di attività illecite bensì di una mera trasmissione di dati, volta ad agevolare le attività di controllo dell’agenzia.
Infine, l’accordo prevede la definizione di un rating di valore per misurare la qualità dei processi economici e sociali e premiare le aziende virtuose; saranno poi organizzati uno o più incontri annuali tra le parti per un esame congiunto delle attività svolte e la promozione di eventuali ulteriori azioni e progetti.
Nel complesso, con l’accordo di programma del 4 febbraio, Assosistema e le organizzazioni sindacali del settore si dimostrano parimenti consapevoli degli effetti negativi sui lavoratori e sul settore della diffusione di comportamenti sleali ed elusivi e sanciscono la propria disponibilità ad unire le forze per avviare azioni congiunte di contrasto al dumping. Sarà infatti la bilateralità, attraverso l’EBLI e l’Osservatorio Nazionale, ad acquisire un ruolo prioritario nell’analisi dei fenomeni e nella conduzione delle principali iniziative. Quanto messo in campo dalle parti sociali non vuole essere un progetto isolato ma anzi aggiungersi – o meglio – integrarsi alla rete di attori che si occupano del tema, fungendo d’ausilio, ad esempio, alle attività di controllo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. È con questo approccio di collaborazione tra le parti e di sostegno all’apparato pubblico, che l’accordo di programma interviene nella promozione di un modello di sviluppo sostenibile nel settore delle lavanderie industriali, attraverso una migliore azione di contrasto ai fenomeni distorsivi della concorrenza.
Dottorato di ricerca in Apprendimento e innovazione nei contesti sociali e di lavoro
Università degli Studi di Siena