Questa volta se Milano sarà candidata dal Governo – come appare probabile – non perderebbe la sede dell’Agenzia europea del lavoro (Ela) a causa di una lotteria. La “maledizione dell’Ema” non colpirà perché il Consiglio europeo ha appena approvato un documento con le procedure per la selezione della sede della nuova autorità europea e il sorteggio è stato appositamente escluso. Gli strascichi polemici – non certo esauriti – che hanno seguito le modalità con le quali la sede dell’Agenzia europea del farmaco il 20 novembre 2017 è stata trasferita per sorteggio da Londra ad Amsterdam hanno lasciato ferite profonde tra gli Stati.
Per coprire gli ematomi ed evitare nuove guerre fratricide, il Consiglio europeo ha messo nero su bianco che le candidature delle città che si propongono di ospitare la futura Agenzia devono essere presentate per iscritto al segretario generale del Consiglio e trasmesse in copia al segretario generale della Commissione…
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