Già sette anni fa gli autori di questo documento per la consultazione pubblica hanno fornito un loro contribuito (all’allora Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali) per la stesura di un primo Libro Verde sul futuro del modello sociale italiano. Pubblicato il 25 luglio 2008, nelle fasi iniziali di quella che abbiamo poi imparato a chiamare “la Grande Recessione”, quel documento non solo mantiene oggi tutta la sua attualità ma rappresenta una utile base di discussione per rilanciare un confronto pubblico sul futuro del Welfare se si considera che lo scenario economico di riferimento è drasticamente peggiorato e che gran parte delle criticità allora sollevate non hanno trovato risposta se non, in taluni casi, per il tramite di interventi parziali ed emergenziali come tali privi di una sostenibilità e comunque di una visione di medio e lungo periodo rispetto ai cambiamenti demografici, climatici, tecnologici e geopolitici in atto.
Obiettivo di questo nuovo Libro Verde è dunque quello di riprendere un discorso troppo presto interrotto da una stagione politica giocata a colpi di tweet e roboanti slogan, ma ancora oggi priva di una visione e di una progettualità di sistema. Visione e progettualità che, tuttavia, rappresentano il vero snodo per rivitalizzare lo stanco e sterile dibattito sul rinnovamento politico, istituzionale e culturale del nostro Paese.
Ci troviamo infatti a vivere oggi un panorama politico spesso caratterizzato da una grande, e di fondo positiva, volontà interventista. Altrettanto spesso però, si fatica a cogliere una visione complessiva e si rischia di muoversi lungo linee riformiste divergenti che, lungi da comporre il disegno di un nuovo Welfare, finiscono per scontrarsi a vicenda con danni per l’intero sistema e per le tante persone che, sempre più e sempre più numerose, ne soffrono limiti e disfunzioni. Crediamo che quello di cui abbiamo bisogno oggi sia proprio una visione che metta assieme i tanti frammenti presenti nel dibattito pubblico e che sappia accompagnare poi i diversi passaggi riformatori e legislativi necessari a compierla. Senza avere la pretesa di indicare la strada giusta, presentiamo oggi una analisi dei problemi e avanziamo una visione possibile, certamente limitata e migliorabile, ma, ci auguriamo, chiara quantomeno nei nodi nevralgici che evidenziamo e sui quali chiediamo un confronto e un contributo progettuale e di idee.
Per questo motivo un ringraziamento va a Valeria Manieri e Marco Beltrandi dei Radicali Italiani che hanno stimolato le nostre riflessioni e con esse l’idea di un dibattito pubblico bipartisan. Abbiamo scelto di proporre loro il tema perché, al di là delle diverse opinioni su molti argomenti, riconosciamo loro di essere uno dei pochi partiti politici che cerca di proporre una visione complessiva della società, senza fermarsi a soluzioni contingenti, siano esse opportunistiche o di ripiego. Inoltre la loro attenzione storica alle tematiche del welfare e agli esclusi dal nostro modello sociale ci ha permesso, al di la delle singole posizioni sulle quali è sempre proficuo discutere, di incontrare un interlocutore attento e capace.
Siamo coscienti che gli attori coinvolti siano molti: dalle istituzioni alla pubblica amministrazione, dal sindacato e dalle associazioni datoriali agli operatori privati, dal mondo del volontariato alla politica. Per questo motivo abbiamo scelto di adottare il metodo del Libro Verde, strumento aperto e di ascolto che ci permetterà di coinvolgere chi è interessato al futuro del Welfare portando critiche, contributi e proposte.
Mettiamo ora a disposizione questo documento di visione e di interrogativi a chi vorrà condividere con noi un percorso che possa portare alla stesura di un Libro Bianco che contenga proposte concrete e rapidamente attuabili per tentare di sanare i mali le disfunzioni rilevate nella nostra analisi. I tempi del confronto pubblico sono da qui alla fine dell’anno. Come già fatto in relazione al progetto di Codice semplificato del lavoro, una piattaforma di cooperazione on-line accompagnerà i nostri lavori, la condivisione di progetti e proposte, sino a giungere alla stesura condivisa e partecipata del Libro Bianco che porteremo al dibattito pubblico il prossimo 19 marzo 2016, giorno del ricordo e della memoria di chi ha condiviso il progetto riformatore e culturale di Marco Biagi.
Ringraziamo anche Francesco Seghezzi, animatore del gruppo di ricerca della Scuola di alta formazione di ADAPT sulla Grande Trasformazione del Lavoro che ha contribuito alla raccolta e alla analisi del materiale di aggiornamento statistico e documentale, e con lui, tra i tanti che hanno offerto un contributo, Silvia Bruzzone, Emmanuel Buono, Andrea Chiriatti, Daniela Del Duca, Silvia Fernández Martínez, Daniele Grandi, Roberta Monte, Valentina Picarelli, Elena Prodi, Federica Romano, Serena Santagata, Francesca Sperotti, Fabiola Silvaggi, Gabriella Viale.
Siete ora tutti invitati a partecipare al confronto e alla predisposizione dei materiali per la redazione del Libro Bianco. Chi volesse contribuire attivamente ai lavori – o anche solo alla raccolta di materiali di studio, progetti di legge e proposte – è pregato di iscriversi alla piattaforma di cooperazione inviando una mail di adesione a tiraboschi@unimore.it.
Giuliano Cazzola, Emmanuele Massagli, Silvia Spattini, Michele Tiraboschi
Libro Verde ADAPT su “Lavoro e Welfare della Persona”