Orario ridotto di Amazon, qualcosa di già visto

Se in Francia quello delle 35 ore di lavoro settimanali sembra un dogma che nemmeno la nuova legge del lavoro ha provato a scalfire, c’è chi dagli Usa lancia l’idea delle 30 ore.
La proposta arriva da uno dei big dell’hi-tech, Amazon.
Il colosso consente di lavorare 10 ore in meno su 40 ogni settimana rinunciando a un quarto del proprio stipendio.
Al momento si tratta di un’iniziativa testata su un ristretto numero di dipendenti: appena 12 sui 240 mila totali del gruppo.

Benefit inalterati. Il programma prevede che l’orario di lavoro dal lunedì al giovedì vada dalle 10 alle 14, cui vanno aggiunte poi altre ore extra per arrivare alla fatidica soglia delle 30. Per chi opta per l’orario ridotto non si tratta di una scelta irreversibile: è possibile chiedere di ritornare alle 40 ore settimanali.
L’azienda precisa che chi aderisce all’iniziativa non si vedrà ridurre alcun benefit (in particolare l’assicurazione sanitaria e i contributi), cosa che invece avviene quando i lavoratori sono assunti part time. Da notare anche che la riduzione salariale è proporzionale a quella dell’impegno lavorativo.

 

L’obiettivo: includere le donne

Ma allora a che cosa mira il patron Jeff Bezos?
L’obiettivo, ha chiarito, è «creare un ambiente di lavoro variegato» per superare il concetto di lavoro a orario unico perché non potrebbe andare bene a tutti.
A esplicitare l’obiettivo del progetto è il quotidiano Usa Washington Post, peraltro di proprietà dello stesso Bezos: «Come altre aziende nel settore dell’alta tecnologia, Amazon non ha un mix bilanciato di uomini e donne nelle sue forze di lavoro, in particolare nei ruoli apicali» (il 76% di chi li occupa è un uomo).
30 ore appetibili per le madri. Secondo quanto dichiarato dall’azienda la settimana lavorativa di 30 ore potrebbe attirare donne che al momento preferiscono dedicarsi alla famiglia. In buona sostanza Amazon sembrerebbe non volersi privare del prezioso contributo dell’altra metà del cielo.
Va però ricordato che il gruppo è stato più volte criticato per il divario salariale tra uomini e donne; la mossa potrebbe essere quindi letta anche come un’operazione di immagine.

 

Massagli (Adapt): «Iniziativa modesta»

«La sperimentazione di Amazon non è di per sé una grande novità, si tratta semplicemente di una sorta di part time 2.0 con benefit di un full time, insomma è un’iniziativa modesta», spiega a Lettera43.it Emmanuele Massagli, presidente di Adapt, l’associazione che promuove studi nell’ambito delle relazioni industriali fondata da Marco Biagi nel 2000. Massagli si dice scettico sull’utilità della proposta anche perché «il mercato del lavoro del futuro richiederà a chi ha competenze di lavorare di più, non di meno».
Un’idea anni ’70. L’idea di ridurre l’orario di lavoro per avere più tempo per se stessi o comunque per consentire a tutti di lavorare è figlia degli Anni 70…

 

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