Le novità emerse dalla Settimana sociale dei cattolici italiani

La recente edizione della Settimana sociale dei cattolici italiani, dedicata al lavoro, ha consegnato innanzitutto un messaggio positivo ai decisori e a tutta la comunità nazionale. La stessa denuncia delle molte patologie che ancora viziano il nostro mercato del lavoro ha costituito solo la premessa per la promozione delle numerose buone pratiche che evidenziano la vitalità e la responsabilità di molti nel tempo difficile che viviamo.

La loro diffusione, tuttavia, secondo il gruppo di elaborazione coordinato da monsignor Santoro, richiede di “rimuovere gli ostacoli che impediscono il lavoro” creando un “ecosistema favorevole per chi crea lavoro e per chi lavora”. Il che significa un mercato del lavoro inclusivo che offre continue opportunità di accesso a conoscenze ed abilità, evitando “scarti”, ma anche un clima di maggiore favore per chi intraprende, per chi vuole fare impresa di qualità.

A questo proposito la conferenza ha espresso fiducia nella capacità delle piccole imprese di evolversi attraverso le nuove tecnologie se poste in condizione di capitalizzarsi anche con formule nuove. Coerente con il nostro capitalismo popolare è certamente il cosidetto crowdfunding, ovvero l’afflusso a imprese non quotate di piccole quote di risparmio, per il cui sviluppo sarebbe forse utile una regolazione meno rigida…

 

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