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Bollettino speciale ADAPT 3 luglio 2024, n. 3
Lo scorso 30 giugno è entrato in vigore il decreto legislativo 3 maggio 2024 n. 62, concernente la «Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato».
Si tratta di un provvedimento definito da più parti come segno di un cambio di paradigma, se non di una vera e propria «rivoluzione copernicana» (vedi la prima analisi del decreto in V. Falabella, M.P. Monaco, Prima analisi del decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62 in materia di disabilità, in Bollettino ADAPT 20 maggio 2024, n. 20).
Approvato in attuazione della legge delega n. 227/2021 «Delega al Governo in materia di disabilità» che, a sua volta, prende le mosse dal PNRR che dispone la riforma della normativa sulle disabilità «nell’ottica della deistituzionalizzazione e della promozione dell’autonomia delle persone con disabilità», il decreto in commento si propone di rinnovare metodi, strumenti e financo linguaggi della cura e dell’assistenza delle persone con disabilità.
Il tentativo è quello di collocare la persona con disabilità al «centro», superando alcune degli storici limiti del sistema italiano: dalla molteplicità di procedimenti di accertamento e valutazione della condizione di disabilità, alla difficile interazione tra i diversi attori e servizi (sanitari, sociali, al lavoro, ecc.) sino all’assenza di un quadro normativo unitario. Con l’obiettivo, come si legge dall’art. 1 del d. lgs. 62/2024, di “rimuovere gli ostacoli” e “attivare i sostegni utili al pieno esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita, liberamente scelti”.
In questo senso, il presente Bollettino speciale, costruito da ricercatori, dottorandi e apprendisti della Scuola di ADAPT, si propone di contribuire ad un primo e alla valorizzazione del nuovo testo di legge, a pochi giorni dalla entrata in vigore e con particolare attenzione ai suoi (non pochi) profili lavoristici, pur nella consapevolezza della natura multidimensionale della condizione di disabilità e della prospettiva olistica adottata dal legislatore.
L’obiettivo è quello di fornire, oltre che una raccolta ordinata della principale documentazione istituzionale e della letteratura disponibile open access in materia di lavoro e disabilità, un primo commento ai contenuti del decreto e un’analisi degli elementi di interazione con le discipline giuslavoristiche: la nuova definizione di persona con disabilità e le sue implicazioni del quadro normativo più generale (vedi F. Alifano et al., La nuova definizione della “condizione di disabilità”: implicazioni e procedure ex. D.Lgs. n. 62/2024); quella di accomodamento ragionevole e le sue implicazioni rispetto agli orientamenti giurisprudenziali sin qui formatisi (vedi S. Caneve, F. Cucchisi, Le novità introdotte dal d.lgs. n. 62/2024 in materia di accomodamenti ragionevoli e le loro implicazioni per il diritto del lavoro); l’introduzione del nuovo istituto del Progetto di vita (vedi C. Beccoi et al., Il nuovo Progetto di Vita individuale, personalizzato e partecipato: quale valore aggiunto per le persone con disabilità?) e la possibilità di integrarlo con i servizi per il lavoro e la formazione.
Emanuele Dagnino
Ricercatore Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
ADAPT Senior Fellow
@EmanueleDagnino
Giorgio Impellizzieri
Assegnista di ricerca Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
ADAPT Senior Fellow
@giorgioimpe
Emmanuele Massagli
Presidente di Fondazione Ezio Tarantelli
ADAPT Senior Fellow
@EMassagli