2) Il calo è determinato soprattutto dall'occupazione femminile che diminuisce di 30 mila unità, ma anche -10 mila maschi. Su base annua la crescita è determinata in larga parte dalla componente maschile (+59 mila) rispetto a quella femminile (+17 mila). #Istat pic.twitter.com/3ihfCzCvwT
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) March 3, 2020
4) Il tasso di occupazione scende a 59,1%, quello di disoccupazione resta invariato al 9,8% e quello di inattività torna a crescere al 34,4%. Tre dati che ci posizionano agli ultimi posti del mercato del lavoro europeo. #Istat pic.twitter.com/JdjsCeBT7K
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) March 3, 2020
6) Nuovo calo degli occupati indipendenti che perdono 25 mila unità a gennaio, 38 mila nel trimestre e 80 mila negli ultimi 12 mesi. #Istat pic.twitter.com/0Vb7UrwEnT
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) March 3, 2020
8) Il calo degli occupati si concentra quindi su lavoratori under 35, soprattutto femmine e con un lavoro autonomo. Un quadro chiaro di molti lavori deboli e poveri soprattutto nel settore dei servizi. #Istat
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) March 3, 2020
10) In sintesi: gennaio mese non incoraggiante se letto in prospettiva rispetto a quello che saranno un febbraio-marzo di crisi data da emergenza sanitaria. Pagano il conto della stagnazione degli ultimi mesi soprattutto giovani e donne, storici anelli deboli del sistema italiano
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) March 3, 2020