1) Dopo la crescita di agosto nuovo rallentamento per l'occupazione con un calo di 34mila occupati a settembre. Su base annua siamo a +207mila occupati. Il tasso di occupazione scende al 58,8%, comunque molto alto per la storia italiana (bassissimo se confrontato con l'Europa). pic.twitter.com/5r9lEExf9o
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) October 31, 2018
2) Il calo si distribuisce su maschi e femmine. I maschi diminuiscono di 10mila unità, le femmine di 24mila. Su base annua +126mila maschi occupati e +81mila femmine. #Istat pic.twitter.com/3PNfy4iNbM
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3) Grande crescita del numero dei #disoccupati (+81mila) con il tasso che torna al 10,1% dopo che ad agosto era sceso sotto la soglia psicologica del 10%. Determinati sia da calo degli #occupati che da crescita degli #inattivi (settembre è mese di riattivazione). #Istat pic.twitter.com/vN2znwTD9m
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4) Su base annua il tasso di inattività cresce dello 0,1%. Tra settembre 2017 e settembre 2018 sono aumentate di 8mila unità le donne inattive. #Istat pic.twitter.com/T6a0ZKW6ie
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5) Negli ultimi tre mesi boom di inattivi (+126mila) e grande calo di disoccupati (-180mila), ma uniti al lieve calo degli occupati (-10mila) mostrano un aumento della sfiducia. #Istat pic.twitter.com/ORTDisqJki
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6) Grande calo degli occupati a tempo indeterminato che diminuiscono di 77mila unità, mentre crescono di 27mila quelli a termine e di 16mila gli autonomi. Decreto Dignità non pervenuto. #Istat pic.twitter.com/bow3vTdBs9
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7) In un anno diminuiti di 184mila unità gli occupati a tempo indeterminato (-1,2%) e aumentati di 13,1% quelli a termine. Questo è il dato che impressiona di più e che mostra cambiamento strutturale del mercato del lavoro italiano. #Istat pic.twitter.com/p4omsmweKq
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8) La disoccupazione giovanile cresce dello 0,2% e torna al 31,6%, ma diminuisce il tasso di inattività dello 0,2%. Disoccupazione in crescita sia per fascia 25-34 anni (+0,5%) e over 50 (+0,4%). #Istat pic.twitter.com/lpFj9hQSgQ
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9) Depurati dalla componente demografica i dati mostrano una crescita degli occupati soprattutto over 50 (+2,2%) e un calo dell'incidenza dei disoccupati su tutte le fasce d'età. #Istat pic.twitter.com/GeljqW3Zbw
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10) In sintesi: dati brutti che confermano una fase di rallentamento dell'economia italiana. Effetti del Decreto Dignità al momento assenti, con forte calo di tempo indeterminato e prosecuzione nel trend di crescita del lavoro a termine. Confermato il dualismo anagrafico.
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