ADAPT – Scuola di alta formazione sulle relazioni industriali e di lavoro
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Bollettino ADAPT 8 novembre 2021, n. 34
2) Crescono soprattutto le femmine (+46 mila) rispetto ai maschi (+13 mila). Mentre sul trimestre crescita principalmente maschile e sull'anno maggior incidenza femminile.
Da febbraio 2020 mancano 159 mila lavoratori maschi e 155 mila femmine all'appello. pic.twitter.com/qsSSjvwGyE
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) November 3, 2021
4)…inattivi che diminuiscono di 46 mila unità a settembre ma che sono lo stesso numero del trimestre precedente con un calo di "solo" 280 mila sull'anno.
Da febbraio 2020 sono 206 mila in più, esattamente il numero di disoccupati in meno. pic.twitter.com/kfKn53yz9n
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) November 3, 2021
6) Occupati a termine tornano sopra 3 milioni e sono 108k in più di febbraio 2020.
Gli occupati permanenti sono 95 mila in meno. Ma soprattutto gli autonomi sono 327 mila in meno rispetto a febbraio 2020 (per entrambi vale la difficoltà di computo legata ai nuovi criteri Istat) pic.twitter.com/GqqUZ0aWTZ
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) November 3, 2021
8) Da febbraio 2020 il tasso di occupazione 25-34 anni è cresciuto di un punto, quello di disoccupazione anche e quello di inattività è rimasto invariato. Una buona performance per una fascia che ha pagato molto la crisi, occorrerà vedere la qualità di questi lavori. pic.twitter.com/9RKA2vNpQ5
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) November 3, 2021
10) In sintesi: numeri molto soft rispetto al più generale andamento dell'economia. Positiva la crescita dell'occupazione giovanile, grave la condizione dei lavoratori autonomi e urgente più che mai la riforma delle politiche attive.
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) November 3, 2021
Presidente Fondazione ADAPT
Scuola di alta formazione su transizioni occupazionali e relazioni di lavoro