Per una storia della contrattazione collettiva in Italia/80 – Accordo Fincantieri: asili nido nel solco del PNRR

 La presente analisi si inserisce nei lavori della Scuola di alta formazione di ADAPT per la elaborazione del

Rapporto sulla contrattazione collettiva in Italia.

Per informazioni sul rapporto – e anche per l’invio di casistiche e accordi da commentare –

potete contattare il coordinatore scientifico del rapporto al seguente indirizzo: tiraboschi@unimore.it

Bollettino ADAPT 31 gennaio 2022, n. 4

 

Oggetto e tipologia di accordo

 

Con il recente accordo aziendale di Fincantieri S.p.a. le parti hanno stabilito di investire nella costruzione di asili nido come misura di sostegno e incentivo alla genitorialità e all’occupazione femminile.

 

Le strutture educative saranno dislocate sul territorio nazionale in corrispondenza delle sedi e dei siti produttivi aziendali. Nello specifico l’intesa prevede l’apertura di un primo asilo nido all’interno della sede “Divisioni Navi Mercantili” di Trieste con avvio previsto per l’inizio dell’anno educativo 2022. In secondo luogo, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, saranno avviati i lavori per l’asilo nido aziendale per i dipendenti del cantiere di Monfalcone. Questo sarà realizzato presso la struttura dell’ex Albergo Operai, scelta in ragione del valore simbolico dell’edificio che testimonia il tradizionale impegno dell’azienda in materia di welfare.

 

Il progetto proseguirà gradualmente con l’apertura di ulteriori asili presso altri siti aziendali e con la previsione di un monitoraggio semestrale dello stato di avanzamento dei lavori. Nell’attesa dell’attivazione degli asili nido aziendali, Fincantieri si impegna a favorire, per i lavoratori che ne avessero bisogno, il ricorso ad altre soluzioni tramite il welfare.

 

Parti firmatarie e contesto

 

L’accordo è stato sottoscritto lo scorso 17 gennaio presso la sede Fincantieri di Roma. I firmatari dell’intesa sono stati l’azienda, le principali sigle sindacali nazionali del comparto metalmeccanico (Fim-CISL, Fiom-CGIL e Uilm-UIL) rappresentate dai rispettivi segretari e il Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia, nella persona della Ministra Elena Bonetti.

 

Come espresso nelle premesse, le progettualità dell’accordo vogliono inserirsi nel solco delle misure individuate dal PNRR. Si ricorda, infatti, come quest’ultimo preveda proprio la realizzazione e la ristrutturazione di asili nido e di scuole per l’infanzia per favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, il tasso di natalità e la conciliazione tra vita familiare e vita professionale.

 

Peraltro, l’intesa raggiunta in Fincantieri rappresenta l’esisto di un confronto sindacale che, tenendo in considerazione delle peculiarità del contesto aziendale di riferimento, ha individuato nell’accesso ai servizi di asilo nido un tema di intervento prioritario. Questa esigenza era emersa da una survey condotta nel 2021 che ha offerto suggerimenti utili alla definizione del servizio grazie ad una ampissima partecipazione della popolazione aziendale. Così, già nella piattaforma presentata lo scorso 29 ottobre 2021, i sindacati avevano inserito una precisa richiesta sugli asili nido, considerati come una misura orientata a migliorare il sostegno alla genitorialità e a favorire le pari opportunità specie nel rientro dai periodi di maternità o paternità.

 

L’iniziativa si ricollega a un più ampio approccio di relazioni industriali che, come esplicitato dalle parti, individua nel welfare aziendale – inteso come «attenzione al benessere psicofisico e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro» – uno strumento utile per migliorare la qualità della vita dei lavoratori e dei loro familiari. Oltre a quanto detto in precedenza, le parti si attendono che l’iniziativa possa avere degli impatti positivi anche sul versante occupazionale, in termini di attraction e retention, sul clima aziendale, sull’efficienza e sulla qualità della prestazione lavorativa.

 

Temi trattati / punti qualificanti / elementi originali o di novità

 

Il coinvolgimento del Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia nell’atto della sottoscrizione dell’accordo sottolinea l’importanza di questo tipo di progettualità che, pur essendo sviluppate nell’ambito della contrattazione collettiva, possono contribuire a offrire una risposta coerente con le più ampie esigenze, che emergono dal contesto economico-sociale, per favorire la ripartenza del paese. 

 

L’accordo interviene anche su altri aspetti che riguardano la gestione e l’erogazione del servizio. In particolare, la gestione degli asili verrà affidata a soggetti specializzati in servizi per l’infanzia che rispettino però alcune condizioni. Questi soggetti devono infatti garantire l’adempimento alle procedure vincolanti indicate in sede di assegnazione della commessa, l’applicazione dei CCNL sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e l’ottemperanza alle disposizioni di legge.

 

Il rispetto degli adempimenti (retributivi, assistenziale e assicurativi) previsti dalla legge e dalla contrattazione collettiva di riferimento, per come individuata, diventano dunque due parametri di qualità per l’individuazione di soggetti gestori.

 

Altro punto qualificante è la previsione di una possibile apertura del servizio al territorio. Infatti, qualora le domande presentate dai lavoratori di Fincantieri risultassero inferiori al numero di posti disponibili, l’azienda amplierà l’accesso al servizio anche ad altre famiglie del territorio con particolare riferimento a quelle dei lavoratori dell’indotto.

 

Incidenza sul trattamento retributivo e sulle misure di welfare

 

Sul versante dei beneficiari, il costo del servizio sarà prevalentemente a carico dell’azienda prevedendo una quota residua di compartecipazione a carico delle famiglie, nella forma di una retta mensile, proporzionata in base all’ISEE.

 

I posti verranno assegnati tramite graduatoria ma per le famiglie che risulteranno escluse l’azienda si impegna a valutare la possibilità di realizzare sostegni alternativi.

 

Valutazione d’insieme

 

L’esperienza di Fincantieri mette in luce il ruolo che la contrattazione collettiva può avere nel guidare lo sviluppo del welfare aziendale verso progettualità che tengano maggiormente in considerazione le esigenze del “sistema paese”, come auspicato a più riprese da esperti e studiosi. Per questo è importante favorire un dialogo tra istituzioni e parti sociali che agiscono, in questo caso, avendo come riferimento non esclusivamente il perimetro aziendale, ma la persona e le famiglie come parte di un sistema.

 

Inoltre, l’accordo mostra come l’evoluzione del welfare aziendale non stia interessando solo lo sviluppo di servizi innovativi ma passi anche attraverso un approccio nuovo rispetto a iniziative che, per tipologia, risultano di stampo più tradizionale.

 

Se infatti storicamente gli asili hanno rappresentato una delle misure di welfare rintracciabili già nelle grandi imprese del 900’, ciò si doveva all’iniziativa unilaterale e volontaria da parte del datore di lavoro. Oggi invece, come dimostra anche questo accordo, il sindacato è sempre più spesso coinvolto e partecipe nel formulare istanze di questo tipo.

 

Le relazioni industriali possono diventare un importante strumento per realizzare iniziative di welfare con un maggior impatto sociale perché in grado di connettersi con le trasformazioni demografiche e del lavoro in atto ma anche di intercettare i bisogni delle persone che emergono tanto nei contesti di impresa quanto nei territori. L’accordo Fincantieri è un esempio di come il confronto sindacale, specie nelle grandi imprese, si sta riappropriando di queste tematiche per costruire progettualità condivise.  

 

Maria Sole Ferrieri Caputi

ADAPT Junior Research Fellow
@mariasole_fc

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