ADAPT – Scuola di alta formazione sulle relazioni industriali e di lavoro
Per iscriverti al Bollettino ADAPT clicca qui
Per entrare nella Scuola di ADAPT e nel progetto Fabbrica dei talenti scrivi a: selezione@adapt.it
A febbraio 2022 abbiamo lanciato una proposta formativa di ADAPT che aspirava ad essere davvero nuova nei suoi tratti di marcata sperimentalità e di superamento dei vecchi paradigmi della formazione tradizionale.
Questa proposta ha iniziato, nel tempo, a prendere forma attraverso la costruzione di una comunità di pratica e apprendimento reciproco tra esperti, operatori, studiosi, consulenti e sindacalisti. Il tema su cui ci stiamo confrontando, imparando reciprocamente dallo scambio di esperienze e buone pratiche, ha per oggetto il tema della vulnerabilità e della diversità con un focus iniziale sulla disabilità e il cosiddetto “articolo 14” della legge Biagi. La logica alla base dello strumento prevede la promozione virtuosa del lavoro di fasce deboli, altrimenti escluse dagli ordinari canali in cui avviene spontaneamente l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro. Lo strumento può dunque favorire le connessioni tra attori pubblici e privati offrendo l’opportunità di creare reti territoriali integrate, stimolando processi di partnership, sostenendo il ruolo della cooperazione sociale come vettore dell’inclusione ed emancipandola da logiche pubblico/assistenziali.
Già dal titolo dell’articolo «Cooperative sociali – imprese sociali e inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati», si evince come l’art. 14, d.lgs. n. 276/2003 intenda rivolgersi a una platea di destinatari più ampia rispetto a quella disabilità (per come inquadrata dall’art. 1, c. 1, l. n. 68/1999). Anzi la disposizione sembra prediligere un approccio biopsicosociale al concetto di disabilità con l’intento di fondo di rappresentare uno strumento per favorire l’inclusione di persone che potremmo definire genericamente, in questa fase, come vulnerabili specie in relazione alle loro opportunità occupazionali. Per questo un altro passaggio cruciale diventa la progettazione di piani individuali personalizzati per la formazione e l’inclusione lavorativa.
L’art. 14 prevede una particolare tipologia di convenzioni territoriali che si differenziano da quelle previste dalla l. n. 68/1999 per la centralità dell’attore pubblico, ma anche sindacale, nonché per il coinvolgimento (esclusivo) delle cooperative sociali di tipo B quali soggetti ospitanti. L’efficacia della «convenzione-quadro su base territoriale», che si ricorda deve essere stipulata tra le associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello nazionale e le associazioni di rappresentanza, delle cooperative imprese sociali, sono infatti condizionate alla validazione da parte delle Regioni. In termini pratici attraverso la stipula della convenzione, si prevede che la «cooperativa sociale di inserimento lavorativo di persone svantaggiate» assuma il prestatore al posto dell’impresa onerata e che quest’ultima, in contropartita, assegni alla cooperativa commesse di lavoro, proporzionate al costo del personale ivi inserito, per tutta la durata dell’appalto. La convenzione viene successivamente sottoscritta dall’impresa, dalla cooperativa a cui si affida la commessa e dal centro per l’impiego di riferimento.
Ora che la comunità è avviata ed è maturata in tutti i partecipanti una consapevolezza della bontà dello strumento siamo interessati ad allargare il numero dei partecipanti a quanti interessati al tema in una prospettiva non solo di ascolto passivo, che resta sempre possibile, ma anche di apprendimento di un saper fare pratico supportato da esperienze, casistiche e analisi di fattibilità.
Più nel dettaglio, gli argomenti trattati saranno:
– Collocamento mirato,
– Convenzioni art. 14 d.lgs. 276/2003,
– Strumenti per l’integrazione lavorativa,
– Vulnerabilità,
– Diversity management.
È possibile iscriversi compilando questo modulo specificando, nel box dedicato alla propria presentazione, l’interesse per il laboratorio “Persona e lavoro: la sfida della vulnerabilità e della diversità”.
Partecipanti alla community ADAPT:
Davide Baldovin
Luca Bellavita
Giulia Colombo
Federica Castellucci
Massimiliano De Falco
Maria Sole Ferrieri Caputi
Daniele Fico
Annamaria Guerra
Emmanuele Massagli
Stefania Negri
Sara Prosdocimi
Francesco Seghezzi
Fabrizio Simonini
Michele Tiraboschi
Francesca Valente
Ilaria Fiore
ADAPT Junior Fellow
Maria Sole Ferrieri Caputi
ADAPT Research Fellow
@mariasole_fc