Profondo Lago, la difficile vertenza del Petrolchimico di Ferrara diventa un romanzo

Massimo Mascini (Il diario del lavoro, 30 gennaio 2023)

 
All’inizio degli anni ’80, tra il 1980 e il 1985, il Petrolchimico di Ferrara, il più grande impianto industriale della città, visse una grande vertenza sindacale. Erano gli anni delle ristrutturazioni, si cercava di salvare la chimica, quello stabilimento era in grande difficoltà, la Montedison, che ne era proprietaria, erano i tempi della presidenza di Mario Schimberni, decise che era necessario ridurre in maniera decisa il numero degli occupati. E cominciò così una vertenza lunga e difficile, che, in più riprese, dimezzò il personale. Erano 4mila all’inizio del decennio, cinque anni dopo erano solo 2mila. Ma la fabbrica era salva, risanata, in grado di competere sui mercati. Quella difficile vertenza è diventata un romanzo, “Profondo lago”, edito da Futura editrice, l’erede di Ediesse, la prestigiosa casa editrice della Cgil. Lo ha scritto Gaetano Sateriale, che in quegli anni era il segretario generale della Filcea Cgil ferrarese, il sindacato dei chimici, poi è stato un sindacalista della Fiom, dopo ancora sindaco di Ferrara per dieci anni…
 

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