Finora solo schegge. Così rarefatte da sembrare impazzite. Sul reddito di cittadinanza sono tanti i punti da chiarire. E farlo prima possibile aiuta l’opinione pubblica e i mercati, molto scettici sul tema che considerano uno dei punti più “pericolosi” della prossima manovra.
Ci sono un po’ più di 5 milioni di persone che vivono nella condizione di povertà assoluta (vale a dire del tutto privi dei mezzi di sostentamento primari), 1,7 milioni di famiglie. Si tratta del 6,9% delle famiglie italiane e del 32% delle famiglie di immigrati: nel complesso, in questo esercito di “ultimi” oltre 1,6 milioni sono cittadini stranieri.
Oggi il reddito di inclusione (Rei), la forma di sostentamento di ultima istanza in vigore, si riferisce a una platea potenziale di 2,5 milioni di persone. Per lo più sono emarginati a rischio dipendenza (da alcol, da droghe o anche dal gioco), privi di relazioni anche minime. Di loro in genere si occupano le organizzazioni di volontariato o le parrocchie. Nei centri più piccoli è più facile anche la relazione con le strutture comunali di assistenza sociale…
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