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Bollettino ADAPT 12 febbraio 2024, n. 6
Prosegue verso le battute finali la fase attuativa della riforma del sistema ITS, approvata in seconda lettura alla Camera nel luglio del 2022. La Legge 99/2022 passò quasi all’unanimità, confermando la diffusa consapevolezza da parte di tutto l’arco parlamentare rispetto alla necessità di intervenire su un tema, quello dell’istruzione terziaria non accademica, che in Italia sconta forti deficit rispetto a molte altre economie avanzate, soprattutto europee.
In un precedente articolo pubblicato sul bollettino ADAPT il 4 dicembre erano stati analizzati i primi 5 decreti attuativi della riforma, tasselli fondamentali per dare sostanza e rendere operativo il testo approvato in sede parlamentare e che prevedevano il coinvolgimento della Conferenza Stato-regioni. Si tratta di un processo che è risultato tutt’altro che rapido e certamente laborioso, soprattutto nei primi mesi dopo l’approvazione della riforma, ma da allora sono stati fatti alcuni importanti passi avanti e si può dire che questa fase sia quasi giunta al termine, poiché risultano pubblicati ben sedici decreti (ministeriali, pubblicati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito o interministeriali, pubblicati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero dell’Università e della Ricerca), tutti contenenti per lo più informazioni e disposizioni di carattere strettamente tecnico e richiamati nella tabella in coda al testo, anche se come vedremo di impatto certamente variabile. A questi si aggiunge un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che definisce la fruizione del credito di imposta, mentre deve essere ancora pubblicato il DPCM contenente la tabella di corrispondenza tra i percorsi di laurea e dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica ed i percorsi ITS (ai sensi dell’art. 8, comma 2, lettera d della legge 99/2022) e le figure professionali nazionali di riferimento dei nuovi percorsi formativi di sesto livello EQF degli ITS Academy (ai sensi dell’art. 5 comma 1, lettera b della stessa legge).
Un primo decreto su cui vale la pena soffermarsi è stato pubblicato il 15 novembre e regola le possibilità, per gli ITS, di operare in una o più aree tecnologiche in deroga all’articolo 3, commi 1 e 5 della legge n.99 già citata. Si tratta di un provvedimento importante che di fatto lega la specializzazione in più aree tecnologiche ad alcuni criteri di riferimento di tipo demografico e legati al sistema produttivo. Si ricorda infatti che, nel momento in cui nella stessa provincia o area metropolitana operi già un ITS specializzato in una data area tecnologica, è in linea di massima vietata la costituzione di altri ITS attivi nella medesima area. Il primo criterio che costituisce un’eccezione è dato dalla presenza di una popolazione residente nel territorio provinciale o della città metropolitana non inferiore a ottocentomila abitanti, il secondo invece richiede la sussistenza un elevato fabbisogno occupazionale di determinate figure di tecnici superiori che emerga dalle principali indagini ufficiali relative al mercato del lavoro, anche solo relativamente alla filiera produttiva di riferimento dell’ITS. Una terza ed ultima prerogativa necessaria alla specializzazione di un ITS in più aree tecnologiche è di carattere amministrativo e richiede l’impegno a incrementare, prima dell’accreditamento al sistema nazionale, la consistenza patrimoniale della Fondazione ITS Academy per ogni area tecnologica ulteriore rispetto a quella primaria di riferimento. Si tratta di un decreto che guarda al territorio ed alla filiera come riferimenti utili a calibrare l’offerta formativa, bilanciando e trovando un compromesso tra demografia, fabbisogno produttivo e sostenibilità economica e finanziaria delle fondazioni stesse.
Altri decreti attuativi, i numeri 227, 228 e 229 e pubblicati il 30 novembre contengono invece disposizioni in merito all’anagrafe nazionale dell’istruzione riguardante gli studenti iscritti ai percorsi degli ITS Academy e ai criteri di adeguamento della Banca Dati Nazionale per il monitoraggio quantitativo e qualitativo del Sistema terziario di istruzione tecnologica; alla definizione degli indicatori di realizzazione e di risultato dei percorsi formativi ITS Academy (attrattività, didattica professionalizzante, apprendistato, esiti formativi, esiti occupazionali e soddisfazione del percorso) e, infine, indicazioni riguardo al nuovo Sistema nazionale di monitoraggio e valutazione del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. In particolare, il decreto punta a istituire un sistema che assicuri trasparenza nella comunicazione dei dati, l’automazione delle procedure di iscrizione online ed un migliore monitoraggio, qualitativo e quantitativo, delle performance degli ITS nell’ottica di una corretta ed efficace valutazione dell’impatto delle risorse distribuite nell’ambito del PNRR. Tornando al decreto n.228, l’inserimento dell’apprendistato tra gli indicatori di realizzazione e di risultato rappresenta un’assoluta novità, che si inserisce nel più ampio schema di promuovere questo strumento come buona pratica in grado di favorire una transizione scuola-lavoro di qualità per gli studenti.
Quattro decreti attuativi successivi, i numeri 233, 235, 236 e 237, contengono indicazioni riguardo i membri del Comitato Nazionale ITS Academy, la definizione degli indicatori di realizzazione e di risultato dei percorsi formativi ITS Academy di sesto livello EQF e delle modalità per il loro periodico aggiornamento, disposizioni in merito alla definizione dei criteri e delle modalità di ripartizione ed all’impiego delle risorse del Fondo per l’ istruzione tecnologica superiore. In particolare il secondo, il numero 235, di tipo Interministeriale e relativo alla definizione degli indicatori di realizzazione e di risultato dei percorsi formativi ITS Academy di sesto livello EQF è legato appunto all’attivazione dei percorsi triennali e dalla durata di almeno 3000 ore.
Il decreto successivo invece, il numero 247 pubblicato il 19 dicembre e di tipo interministeriale (emanato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e da quello dell’Università e della Ricerca) e fa riferimento ad un tema estremamente importante, ovvero quello del rapporto tra ITS Academy ed università. Si tratta di un rapporto complesso e che non di rado è sfociato, a livello locale, in rapporti competitivi e poco collaborativi tra soggetti accomunati dall’afferenza all’area comune dell’istruzione terziaria. A questo ambito è stato dedicato l’articolo 8 della legge 99/2022, che viene ripreso ed approfondito nella consapevolezza che sia uno dei punti critici da affrontare per favorire una maggiore diffusione e riconoscimento dell’istruzione terziaria non accademica. Un primo articolo del decreto stabilisce i criteri per il riconoscimento dei crediti formativi ottenuti da studenti universitari che decidono di cambiare percorso iscrivendosi ad un ITS o viceversa. Si tratta di un procedimento utile ad accorciare il periodo formativo parametrandolo a quelle che sono le competenze già acquisite dallo studente, favorendo così l’intercettazione dei drop out universitari. È, questo, un fenomeno importante: secondo l’OECD, il 12% degli studenti iscritti ad un corso di laurea di primo livello abbandona prima che inizi il secondo anno, percentuale che cresce al 20% entro la fine della durata legale del corso di studi, per giungere al 24% nei tre anni successivi. Inoltre, a conseguire la laurea di primo livello nei tempi previsti è solo il 39% degli studenti. Si tratta di percentuali che, tradotte in numeri, rivelano l’esistenza di un consistente bacino di studenti che potrebbero essere riorientati verso gli ITS senza che questo vado in alcun modo a nuocere all’accademia, data anche l’attitudine dei due sistemi a formare profili professionali estremamente diversi: i primi fanno infatti dell’integrazione tra teoria e pratica e della stretta collaborazione con le imprese il core dell’offerta formativa, mentre la formazione accademica privilegia la formazione di profili dotate di un bagaglio di conoscenze teoriche certamente maggiore ma meno specialistico e, in un primo momento, spendibile sul mercato del lavoro. Attitudini ed approcci diversi che dovrebbe certo emergere maggiormente in fase di orientamento.
In ogni caso, va rimarcato come la riforma, sebbene attraverso una legge contribuisca a dare un corpo definito ad un ambito che aspettava da anni un intervento di questo tipo, non stravolga i rapporti tra ITS e università, che sono sempre stati piuttosto confusi. Se è vero che in linea di massima ITS ed università dovrebbero far riferimento, infatti, a bacini di utenza diversi, la drammatica prospettiva demografica unitamente al limitato numero di iscrizioni agli atenei inevitabilmente finiscono per alimentare una contesa difficile da risolvere. Contesa alla quale contribuiscono anche le lauree professionalizzanti: corsi universitari che, al posto di differenziarsi dal modello ITS, presentano diversi punti in comune con questi ultimi e che inevitabilmente portano ad una sovrapposizione difficile da risolvere coerentemente. Il decreto, infine, contiene anche disposizione per la condivisione di risorse logistiche, umane, strumentali e finanziarie tra le fondazioni ITS Academy, le istituzioni universitarie e di alta formazione artistica, musicale e coreutica interessate e gli enti di ricerca, nonché uno schema di patto federativo sul modello di quello adottato a seguito della legge n.240 del 2010 e quindi già in uso. Il rapporto organico tra le due istituzioni, demandato alla stipula di un patto federativo che ha già evidenziato carenze sia strutturali che di predisposizione da parte degli attori coinvolti, o comunque limitato alla partecipazione obbligatoria di un ateneo per la costituzione di una Fondazione, fatica a prendere piede e non si vedono grandi novità all’orizzonte. Si tratta di una relazione, quella tra atenei e ITS, che solo raramente, e soprattutto per merito e dietro iniziativa personale dei soggetti coinvolti, evolve in una vera e propria collaborazione che prevede uno scambio di know-how e risorse e che sfocia, ad esempio, nella co-progettazione di corsi.
I successivi decreti, i numeri 246 e 259 pubblicati sempre nel mese di dicembre contengono invece disposizioni relative alla definizione della tabella di corrispondenza dei titoli di quinto e sesto livello EQF rilasciati a conclusione dei percorsi formativi degli ITS Academy ed alle classi di concorso per accesso ai concorsi per insegnante tecnico pratico, nonché disposizioni in merito alla gestione della fase transitoria, della durata di tre anni a partire dall’approvazione della legge nel luglio 2022, che attende l’entrata in vigore effettiva della riforma.
Con questi ultimi due provvedimenti la fase dedicata ai decreti attuativi si è quindi avvicinata alla conclusione. Come traspare certamente ad un’analisi attenta e a dispetto dei due DPCM che ancora attendono di essere pubblicati, non si è trattato di una riforma particolarmente incisiva rispetto al sistema nazionale di istruzione terziaria non accademica. Piuttosto, è un testo che prevede un riordino ed una migliore integrazione di una serie di interventi che hanno interessato questo ambito dal 2008, anno di nascita di questi percorsi, fino ad oggi. Servirà però attenzione perché il sistema ITS mantenga quell’autonomia e flessibilità che lo differenzia dagli altri percorsi, soprattutto dal punto di vista amministrativo. Certamente gli obiettivi fissati dal PNRR (che per gli ITS ha previsto lo stanziamento di 580 milioni per il 2022, 550 nel 2023, 200 nel 2024, 100 nel 2025 e infine 70 nel 2026) sono ambiziosi e prevedono, tra le altre cose, il raddoppio degli iscritti tra il 2022 ed il 2025.
Traguardi importanti che non possono prescindere da una convinta valorizzazione della formazione terziaria accademia italiana. Al di là di interventi, seppur importanti, come la c.d. Sperimentazione Valditara o 4+2 che prova a stabilire una connessione forte tra gli istituti secondari e gli ITS, è fondamentale intervenire con decisione per favorire la conoscenza del sistema ITS. Tra i più giovani attraverso attività di orientamento o riorientamento, a seconda se si tratti di soggetti provenienti da contesti universitari, NEET, disoccupati o altro, continue nel tempo, pervasive, innovative. Accanto a ciò, le imprese devono invece sviluppare una più ampia consapevolezza riguardo l’impatto positivo che gli ITS hanno rispetto al territorio in cui sono inseriti e con il quale costruiscono sodalizi vincenti. A beneficio di tutti.
Tema di intervento | Riferimento nella Legge 99/2022 | Decreto corrispondente |
Funzionamento e costituzione del comitato nazionale ITS Academy | Art.10, comma 8 | Decreto Ministeriale n.87 del 17 maggio 2023. Disposizioni in merito alla costituzione e al funzionamento del Comitato Nazionale ITS Academy, nonché definizione dei criteri e modalità di partecipazione dei rappresentanti delle regioni designati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome |
Verifica e valutazione finali e certificazione dei percorsi formativi e dei relativi crediti | Art.6, comma 2Art.5, comma 2 | Decreto Ministeriale n.88 del 17 maggio 2023. Disposizioni in merito ai criteri e alle modalità per la costituzione e i compensi delle commissioni delle prove di verifica finale delle competenze acquisite da parte di coloro che hanno seguito con profitto i percorsi formativi degli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy); alle indicazioni generali per la verifica finale delle competenze acquisite e per la relativa certificazione, nonché ai modelli di diploma di specializzazione per le tecnologie applicate e il diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate |
Linee guida schema statuto | Art.4, comma 3 | Decreto Ministeriale n.89 del 17 maggio 2023. Definizione dello schema di statuto delle Fondazioni ITS Academy |
Standard minimi per l’accreditamento degli ITS Academy | Art.7, comma 2 | Decreto Ministeriale n.191 del 4 ottobre 2023. Definizione dei requisiti e degli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy), nonché dei presupposti e delle modalità per la sospensione e la revoca dell’accreditamento |
Aree di riferimento ITS | Art.3, comma 1 | Decreto Ministeriale n.203 del 20 ottobre 2023. Disposizioni concernenti le aree tecnologiche, le figure professionali nazionali di riferimento degli ITS Academy e gli standard minimi delle competenze tecnologiche e tecnico-professionali |
Definizione dei criteri per autorizzare un ITS Academy ad operare in una o più aree tecnologiche | Art.3, comma 5 | Decreto Ministeriale n.217 del 15 novembre 2023. Definizione dei criteri per autorizzare un ITS Academy ad operare in una o più aree tecnologiche in deroga alle condizioni di cui all’articolo 3, commi 1 e 5, della Legge 15 luglio 2022, n. 99 |
Anagrafe nazionale; Adeguamento funzioni e compiti della banca dati nazionale vigente; Sistema nazionale di monitoraggio e valutazione | Art.12, comma 1Art.12, comma 2
Art.13, comma1 |
Decreto Ministeriale n.227 del 30 novembre 2023. Decreto concernente criteri e modalità relativi alla sezione dell’Anagrafe nazionale dell’istruzione riguardante gli studenti iscritti ai percorsi degli ITS Academy e conseguenti adeguamenti nelle funzioni e nei compiti della Banca Dati Nazionale per il monitoraggio quantitativo e qualitativo del Sistema terziario di istruzione tecnologica |
Monitoraggio e valutazione degli indicatori di realizzazione e di risultato dei percorsi formativi degli ITS Academy di quinto livello EQF | Art.13, comma 2 | Decreto Ministeriale n.228 del 30 novembre 2023. Decreto recante norme di attuazione dell’articolo 13, comma 2, della Legge 15 luglio 2022, n. 99 concernente la definizione degli indicatori di realizzazione e di risultato dei percorsi formativi ITS Academy di quinto livello EQF e delle modalità per il loro periodico aggiornamento |
Sistema nazionale di monitoraggio e valutazione del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore | Art.13, comma 1 | Decreto Ministeriale n.229 del 30 novembre 2023. Decreto recante norme di attuazione dell’articolo 13, comma 1, della Legge 15 luglio 2022, n. 99, concernente il nuovo Sistema nazionale di monitoraggio e valutazione del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore |
Nomina dei componenti del Comitato Nazionale ITS Academy | Art.10, comma 1,4,8 | Decreto Ministeriale n.233 del 1° dicembre 2023. Nomina dei componenti del Comitato Nazionale ITS Academy di cui all’articolo 10 legge 15 luglio 2022, n. 99 e al decreto del Ministro dell’istruzione e del merito 17 maggio 2023, n.87 |
Definizione degli indicatori di realizzazione e di risultato dei percorsi formativi ITS Academy di sesto livello EQF | Art.13, comma 2 | Decreto Interministeriale n.235 del 5 dicembre 2023. Decreto recante norme di attuazione dell’articolo 13, comma 2, della Legge 15 luglio 2022, n. 99 concernente la definizione degli indicatori di realizzazione e di risultato dei percorsi formativi ITS Academy di sesto livello EQF e delle modalità per il loro periodico aggiornamento |
Criteri e modalità di ripartizione delle risorse del Fondo per l’ istruzione tecnologica superiore | Art.11, comma 1 | Decreto Ministeriale n.236 del 6 dicembre 2023. Disposizioni in merito alla definizione dei criteri e delle modalità di ripartizione delle risorse del Fondo per l’istruzione tecnologica superiore di cui all’articolo 11, comma 1, della legge 15 luglio 2022, n. 99 |
Disposizioni in merito alla definizione del programma triennale di utilizzazione delle risorse del Fondo per l’istruzione tecnologica superiore | Art.11, comma 1 | Decreto Ministeriale n.237 del 6 dicembre 2023. Disposizioni in merito alla definizione del programma triennale di utilizzazione delle risorse del Fondo per l’istruzione tecnologica superiore di cui all’articolo 11, comma 1, della legge 15 luglio 2022, n. 99. |
Raccordi tra gli ITS Academy e il sistema dell’università e della ricerca | Art.8, comma 2 | Decreto Interministeriale n.247 del 19 dicembre 2023. Disposizioni in merito ai criteri e agli standard di organizzazione per la condivisione tra le fondazioni ITS Academy, le istituzioni universitarie e di alta formazione artistica, musicale e coreutica interessate e gli enti di ricerca, delle risorse logistiche, umane, strumentali e finanziarie, ai criteri e alle modalità per i passaggi tra i percorsi formativi degli ITS Academy e i percorsi di laurea a orientamento professionalizzante e viceversa; ai criteri generali per il riconoscimento della validità dei crediti formativi certificati all’esito dei percorsi di quinto e sesto livello del Quadro europeo per le qualificazioni (EQF) ai fini del tirocinio per l’accesso all’esame di Stato per le professioni di agrotecnico, geometra, perito agrario e perito industriale, nonché ai fini del tirocinio da valutare in sede di esame finale per il conseguimento delle lauree abilitanti; alle modalità per rendere trasparente e sostenere, attraverso l’adozione di tabelle nazionali di corrispondenza, il riconoscimento dei crediti certificati acquisiti dai diplomati ITS Academy a conclusione dei percorsi formativi di differente livello, di cui all’articolo 5, comma 1, ai fini dell’eventuale prosecuzione degli studi in corsi di laurea e accademici nelle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica – ai sensi dell’articolo 8, comma 2, lettere a) b), c) e d) della legge 15 luglio 2022, n. 99. |
Definizione della tabella di corrispondenza dei titoli di quinto e sesto livello EQF rilasciati a conclusione dei percorsi formativi degli ITS Academy alle classi di concorso per accesso ai concorsi per insegnante tecnico pratico | Art.4, comma 10 | Decreto Interministeriale n.246 del 19 dicembre 2023. Decreto concernente la definizione della tabella di corrispondenza dei titoli di quinto e sesto livello EQF, rilasciati a conclusione dei percorsi formativi degli ITS Academy, alle classi di concorso per l’accesso ai concorsi per insegnante tecnico-pratico, ai sensi dell’articolo 4, comma 10, della Legge 15 luglio 2022, n. 99. |
Disposizioni sulla fase transitoria | Art.14, comma 3,4,6 | Decreto Ministeriale n.259 del 30 dicembre 2023. Disposizioni in merito alla fase transitoria della durata di tre anni dalla data di entrata in vigore della legge 15 luglio 2022, n. 99 |
Definizione delle modalità di fruizione del credito d’imposta | Art.4, comma 5,6 | Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate |
Tabella di corrispondenza tra i percorsi di laurea e dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica ed i percorsi ITS | Art.8, comma 2, lettera d | Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri (in attesa di pubblicazione) |
Figure professionali nazionali di riferimento dei nuovi percorsi formativi di sesto livello EQF | Art.5, comma 1, lettera b | Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri (in attesa di pubblicazione) |
Scuola di dottorato in Apprendimento e innovazione nei contesti sociali e di lavoro
Università degli Studi di Siena