Intervista a Giorgio Benvenuto a cura di Stefano Capurso (La Stampa, 11 dicembre 2021)
Quando il Garante ha mosso delle obiezioni allo sciopero generale indetto dai sindacati, il presidente della fondazione Bruno Buozzi, Giorgio Benvenuto – che la Uil l’ha guidata per sedici anni, fino al 1992 – credeva si fosse trovata «una soluzione salomonica, che potesse convincere i sindacati a rinviarlo». Invece Cgil e Uil, pur accogliendo le osservazioni dell’Authority, hanno confermato lo sciopero del 16 dicembre. «Ma credo ci sia ancora del tempo per scongiurarlo e trovare una soluzione – aggiunge Benvenuto –. Questa mobilitazione generale sancirebbe una rottura e nessuno ne uscirebbe vincitore, tantomeno il Paese».
Una rottura anche tra i sindacati. La Cisl non scenderà in piazza con Cgil e Uil.
«Negli anni in cui ero segretario della Uil ho vissuto alcuni momenti di divisioni e ho capito che l’unità è l’arma più forte che ha il sindacato, oltre ad essere garanzia della propria autonomia»…
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